00 24/08/2009 00:53
Napoli sprecone e ingenuo
Cavani fa sognare Zenga


Il Palermo batte 2-1 la squadra di Donadoni, che non capitalizza un ottimo primo tempo in cui gli azzurri sciupano molto e incassano il gol dell'uruguaiano in chiusura. Nella ripresa rimedia Hamsik, ma subito dopo Zuniga stende Cavani e Miccoi segna il rigore-partita

PALERMO, 23 agosto 2009 - Comincia bene Zenga, riparte male Donadoni. Palermo-Napoli finisce 2-1. Risultato un po' punitivo per il Napoli, che ha avuto però il torto di non capitalizzare la grande superiorità del primo tempo, chiuso addirittura in svantaggio per un'ingenuità della difesa e di Maggio. De Laurentiis non sarà contento, anche la gestione dalla panchina ha lasciato un po' perplessi. Perchè aspettare tanto a inserire una punta di peso?

TROPPO AVANTI? — Donadoni presenta il 3-5-2 su cui ha insistito per tutta l'estate, con la coppia-spettacolo Lavezzi-Quagliarella e la regia di Bogliacino, messo in naftalina da Reja e rispolverato dall'ex c.t della Nazionale al posto di un Cigarini non ancora in condizione. Zenga parte con un 4-2-3-1 molto offensivo, in cui Nocerino e Bresciano sono gli argini davanti alla difesa e Cavani, Pastore e Simplicio alle spalle di Miccoli. Assetto spregiudicato, visti soprattutto gli interpreti. Forse troppo.

IL NAPOLI GIOCA... — Dopo dieci minuti piuttosto equilibrati, il Napoli capisce che può fare male. Lavezzi salta chiunque provi a fermarlo, Datolo a sinistra sembra finalmente il giocatore che ha conquistato la fiducia di Maradona, Maggio sembra ritrovato. Maggio trova il palo esterno, anche se Rubinho sembra essere sulla traiettoria. Sulla punizione di Lavezzi Hamsik stacca di testa e batte Rubinho. Segnalazione di off-side, gol annullato. Hamsik non è in fuorigioco, ma accanto a lui c'è Campagnaro in posizione irregolare, che tra l'altro va verso il pallone. Chiamata al limite, ma noi ci sentiamo di condividerla. I rimpianti non finiscono qui, perchè dopo il palo esterno di Campagnaro arriva anche l'incrocio dei pali colpito da Maggio di testa e altre occasioni.

...E IL PALERMO SEGNA — Quando il primo tempo sta per chiudersi e si pensa che sia un gran colpo per Zenga andare al riposo sullo 0-0, arriva la rete di Cavani. Grave ingenuità di Maggio, che in piena area copre male il pallone aspettando unì'improbabile uscita di De Sanctis. Cavani si inserisce col destro e segna. Che beffa per Donadoni!

FATICA SPRECATA — Il secondo tempo riparte con un gol sbagliato da Hamsik. Ma le trame del Napoli fanno meno male. Il Palermo aspetta dietro e riparte con la velocità di Cavani e MIccoli, mentre Pastore sembra un po' acerbo per la serie A, anche se il talento non gli manca. Col passare dei minuti il Napoli perde ulteriormente incisività, ma viene rimesso in partita da Rubinho, tutt'altro che impeccabile sul destro da fuori area di Hamsik. Passa un minuto e la partita sfugge ancora di mano al Napoli, che aveva faticato moltissimo per pareggiare. Zuniga si presenta ai suoi nuovi tifosi con un fallo netto quanto ingenuo in area su Cavani. E' rigore, che un buon Rosetti vede. E che Miccoli non fallisce.

POCA FLESSIBILITA' — Il Napoli ha poca fisicità davanti e l'ingresso di Denis, che mette in soffitta il 3-5-2, pare tardivo. Il Palermo gestisce il finale senza troppi patemi, nonostante Rubinho non sia in grande serata. Cavani in contropiede trova anche il modo di divorarsi il 3-1. Arrivano così i primi tre punti per Zenga, forse non del tutto meritati. Ma questo Palermo darà fastidio a molte squadre, soprattutto in casa. Se lo scudetto è una boutade, l'Europa League pare alla portata.
Jacopo Gerna

Fonte: gazzetta