00 27/07/2007 02:16
Spionaggio, McLaren non colpevole
PARIGI - La McLaren non è colpevole. Questa la conclusione comunicata dalla Fia al termine dell'udienza del Consiglio Mondiale svoltasi a Parigi sulla vicenda dello spionaggio tra Ferrari e scuderia britannica.

Nel comunicato ufficiale diffuso al termine dell'udienza, la Fia sottolinea che "la McLaren era in possesso di informazioni confidenziali in violazione dell' art.151" ma aggiunge che "Nello stesso momento c'é una insufficienza di prove che queste informazioni siano state usate in qualunque maniera per interferire impropriamente con il mondiale quindi è impossibile stabilire delle penalizzazionì". Il consiglio mondiale della federazione sottolinea ancora che "se in futuro emergerà che queste informazioni sono state usate ai danni del campionato ci riserviamo come consiglio mondiale della federazione di invitare di nuovo davanti a noi la McLaren che dovrà fronteggiare la possibilità di esclusione non solo dalla stagione 2007 ma anche in quella del 2008". Nell'ultimo capoverso del comunicato il consiglio mondiale della Fia invita Nigel Stepney (ex Ferrari) e Mike Coughlan (McLaren) a "spiegare le ragioni per cui non dovrebbero essere allontanati dall'International Motosport per un periodo lungo". Il consiglio mondiale ha delegato il dipartimento legale della Fia ad occuparsi di questa materia.

FERRARI 'LEGITTIMATA SLEALTA',PRECEDENTE GRAVE'
Il Cavallino è infuriato per la decisione della Fia. "La Ferrari - è precisato in una nota - prende atto che la Vodafone McLaren Mercedes sia stata giudicata colpevole dal Consiglio Mondiale della Fia. Ritiene tuttavia che sia incomprensibile che, una volta accertata la violazione del principio fondamentale della lealtà sportiva, non sia una conseguenze logica ed inevitabile comminare una sanzione. La decisione odierna legittima comportamenti sleali in Formula 1 e crea un precedente molto grave". Il comunicato precisa poi che "la Ferrari giudica che tutto ciò sia fortemente pregiudizievole per la credibilità di questo sport. Proseguirà azioni legali già in corso sul piano penale in Italia e su quello civile in Inghilterra".

MACALUSO, NON C'ERANO LE PROVE EVIDENTI
"Non c'erano le prove per un vantaggio da parte della McLaren". E' il commento di Luigi Macaluso, neo presidente della Csai, all'uscita del Consiglio mondiale della Fia a cui ha partecipato come membro effettivo. "E' stata una riunione molto tecnica - ha precisato - molto professionale. Il fatto è che non c'erano delle prove evidenti a carico della McLaren. Dei singoli si occuperà la giustizia oridinaria". Macaluso ha poi sottolineato di non credere che dalla decisione di oggi "scaturisca una mancanza di credibilità della Formula 1". "In effetti - ha concluso - le prove non ci sono. Detto questo c'é stato un trasferimento evidente di informazioni. Non c'é nessun dubbio. Questo trasferimento di informazioni è per me molto grave. Decisione appellabile ? E' tutto appellabile".

MASSA, PENSO A GUIDARE NON GIUDICO
"Non sono io che devo dare dei giudizi, io sono qui solo per guidare la macchina e per lavorare": così Felipe Massa ha commentato la sentenza della Fia che non punisce la McLaren per l' accusa di spionaggio nei confronti della Ferrari. E' questa l' unica frase pronunciata dal pilota brasiliano sul caso. Nessun commento da parte degli altri uomini Ferrari presenti all'autodromo del Mugello per l'ultima giornata di test.
ANSA