00 04/12/2005 12:51
la storia e lo stile





la storia


Beetle Bailey non è sempre stato un soldato. La strip apparve nel settembre del 1950 e il protagonista era uno studente che dedicava più attenzioni alla fauna femminile che agli studi. Era il tempo della guerra fredda e con l'intervento in Corea Walker decise di farlo arruolare. Il successo fu enorme. Dai 12 quotidiani dell'esordio diede la scalata ai vertici della distribuzione diventando la seconda strip (dopo Blondie) capace di oltrepassare il tetto di mille giornali. I rapporti con l'esercito USA non sono sempre stati semplici, malgrado gli sforzi di Walker nel tenere lontane le polemiche politiche. Il moralismo militare ha trascinato per anni una guerriglia accusando la striscia di incoraggiare il disprezzo per gli ufficiali e la disciplina. Tutto inutile perché più veniva osteggiata più cresceva il sostegno dei lettori. Lo stesso autore preso da qualche dubbio tentò un diversivo dall'ambientazione militare ritenendola prossima all'esaurimento. Creò Hi e Lois Flagston, una famiglia dove riportare Beetle
in ambientazione civile. Niente da fare, due settimane di pressioni dei lettori e Bailey ritornò in caserma. Il resto è storia. Walker per soddisfare la voglia di "gag da famiglia" iniziò una seconda strip, "Hi and Lois" (Pippo e Lalla), diventata anch'essa popolare

Lo stile

Le strip giornaliere in bianco e nero sono un modello classico dello stile "gag a day", una battuta al giorno. Ritmo perfetto, spesso alternato su due o tre tavole, disegno lineare, spassosa caratterizzazione grafica dei personaggi. L'umorismo è ricco di trovate anche grazie alla squadra di creativi che ha sempre sostenuto il lavoro di Walker. Non proprio politicamente corretto secondo i canoni attuali, dato l'atteggiamento maschilista di alcuni personaggi come Halftrack e Killer. Le critiche frequenti però non colgono l'ironia caricaturale dell'autore. La pretesa di imporre ad una comic strip dei personaggi manichini per bene è noiosissima: Beetle Bayley è una striscia esilarante anche perché tutti i protagonisti sono delle marionette un po' cazzone, di proposito abbozzate con l'ascia nei loro vizi e deficienze.
Il vero capolavoro sono le coloratissime versioni domenicali, meno conosciute in Italia. Nei Sunday Comics, con maggiore spazio narrativo a disposizione, Walker costruisce dei meccanismi di comicità ad orologeria, piccole trame esplosive che lievitano da incastri spassosi, costruite con la maestria dei migliori commediografi americani e degne della grande tradizione hollywoodiana.


la guerra finisce solo per i milioni di caduti, per gli altri continua, continua, continua...
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