00 11/10/2007 01:26
Motomondiale/ Vola in pista Nicolò Canepa, l'Italia scopre il nuovo Valentino Rossi...
Alzi la mano a chi capita di iscriversi all'Università e laurearsi nello stesso anno. E Niccolò Canepa, oltre alla mano, alza il trofeo ancora caldo di Campione del mondo! Laureatosi domenica al Magny Cours, a soli 19 anni, nella Coppa del Mondo Superstock 1000 portando al debutto la bicilindrica Ducati 1098 S ufficiale dello Xerox Team Junior della Casa di Borgo Panigale, il genovese è adesso lanciato nel firmamento del motociclismo internazionale. Il suo concittadino Cristoforo Colombo cercava le Indie e scoprì l'America. Niccolò, più modesto ma più veloce del grande navigatore, cerca la gloria nel mondiale SBK 2008 per sbarcare poi, si spera nel 2009 -forse la prima stagione dopo 10 anni senza Valentino Rossi - nell'Olimpo della MotoGp. Intanto per il ragazzo d'oro Ducati (che dal 2002 batte tutti i record di precocità nelle corse con moto a quattro tempi) il 2008 è un anno da incorniciare: maturità a pieni voti, iscrizione a Ingegneria meccanica, campione del Mondo Superstock, un nuovo contratto presto in arrivo per approdare nell'arena dei gladiatori del mondiale Superbike dove per i giovani leoni è dura farsi largo.

Ma questo ragazzo timido e mazziatore come Stoner, serio e coriaceo come Capirossi, artista del gas funambolico come l'altro "dottore", il Valentino di Tavullia, dispone di un potenziale che chiamarlo sin d'ora talento naturale non si rischia di dire un'eresia. La stoffa si sente al tatto e quella di Niccolò è stoffa di gran pregio. Non a caso il ragazzo neo iridato è sotto l'egida di un talent scout del calibro di Carlo Pernat (già manager di Biaggi, Capirossi, Rossi.), gode del supporto di un direttore sportivo ex valido pilota come Serafino Foti ed è nel "pollaio" dalle uovo d'oro di Ducati/Casa. Si sa che nel motociclismo, come in tutti gli altri sport, si fa a gara nel rapportare il nuovo campione al vecchio. In questo caso i "tecnici" dai capelli bianchi che ne hanno visti di fuoriclasse, non arrossiscono (fatte le dovute proporzioni) nell'accostare il manico di Canepa a quello del mitico.15 volte campione del mondo Giacomo Agostini. Il giovane centauro (della covata ligure di Lucchinelli, Ballestrieri, Bertarelli, Burlando) è "saggio", meticoloso nella messa a punto e "vive" sul mezzo e per il Team, sa trattare bene motore e gomme, è veloce sul passo ma non sbava, picchia lineare sul cronometro e fa la pole, pulito e proficuo, non butta via niente: né millimetri, né millesimi, né risultati. Alla fine lui c'è. Di solito in alto in classifica, spesso sul podio con la corona del vincitore. Insomma, un pilota vincente. Un ragazzo con la testa a posto, divertente, che si diverte correndo e nella vita. Un pilota nato nel 1988, 9 anni dopo il "fenomeno" Valentino. Le corse si aprono al nuovo. C'è ottimismo per il futuro del grande motociclismo e del grande sport italiano.

Fonte