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8/11/2005

Il mondo delle due ruote nella Motogp è tricolore, non solo il titolo iridato di Valentino Rossi, ma, in quasi cinquant'anni, non si era mai verificato un dominio simile dei piloti italiani. Sbaragliata la concorrenza straniera, i nostri hanno trionfato 15 volte su 17 gare con 11 successi di Rossi, 2 a testa per Capirossi e Melandri. A mani vuote solo Biaggi che, per la prima volta in carriera, resta a secco di successi.

Il mondo delle due ruote parla Italiano e non solo per il settimo titolo iridato conquistato, nella Motogp, da Valentino Rossi, ma per tutto quanto di buono fatto vedere dai piloti italiani proprio nella classe regina. Se a livelo di scuderie l'Aprilia non è riuscita a ripetere i successi ottenuti nelle classi inferiori e la Ducati è tornata competitiva soltanto nelle ultime gare del motomondiale, i piloti italiani continuano non solo ad essere di prim'ordine ma addirittura in grado di annientare la concorrenza straniera. Dati alla mano il dominio tricolore nella Motogp è lampante: quindici successi su diciassette gare (l'88 per cento del totale) che non lasciano dubbi. Va da sè che chi ha fatto razzia di successi è un certo Valentino Rossi con 11 vittorie, ma Loris Capirossi e Marco Melandri hanno detto la loro con due successi a testa. A mani vuote solo Max Biaggi, che per la prima volta nella sua carriera, è dovuto rimanere a secco di vittorie.

Uniche gare che non hanno visto successi azzurri sono state quelle del Portogallo, dove all'Estoril trionfò Barros, e degli Stati uniti, dove a Laguna Seca vinse Hayden per la gioia dei supporters americani. Come se non bastasse il numero di successi tricolori, a testimoniare ulteriormente lo strapotere italiano nella motogp ci sono i 29 podi conquistati (vittorie comprese) sui 51 disponibili (il 57 per cento del totale) e così ripartiti: Rossi, tre secondi e due terzi posti, Melandri 2 secondi e tre terzi posti e Capirossi un terzo posto, per concludere con Biaggi dovutosi accontentare di due secondi ed un terzo posto. Tutti gli altri, almeno per questa stagione, si sono dovuti accontentare delle briciole.

Fonte: tgcom







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