00 27/12/2007 19:46
Verso Pechino 2008/ La Cina pensa di prolungare le regole liberali per i media stranieri. 'Reporter senza frontiere' all'attacco
La Cina potrebbe prolungare la durata delle regole relativamente liberali per i giornalisti stranieri, che sono entrate il vigore in vista delle Olimpiadi dell'anno prossimo. Lo ha detto oggi, in una conferenza stampa a Pechino, Cai Wu, dirigente dell'Ufficio informazione del Consiglio di Stato (il governo) con rango di ministro. 'In nessun documento è scritto che dovremo tornare al regolamento precedente', ha affermato Cai. Le nuove regole scadranno il 17 ottobre 2008, dopo la conclusione delle Olimpiadi e delle Paraolimpiadi, la manifestazione dedicata ai disabili. La Cina si è impegnata a garantire 'standard internazionali' di libertà di movimento ai giornalisti, quando l'organizzazione delle Olimpiadi dell'anno prossimo venne assegnate a Pechino.

Cai ha sostenuto che, 'se la pratica mostra che (le nuove regole) aiutano la comunità internazionale a capire meglio la Cina e che è nell'interesse delle riforme e dell'apertura della Cina, per noi non è assolutamente necessario cambiare una buona politica'. Con le nuove regole, i giornalisti stranieri in Cina non devono più chiedere il permesso al governo locale per intervistare un cittadino cinese e non devono più avvertire in anticipo il governo dei propri spostamenti all'interno del Paese. Secondo un sondaggio effettuato dal club dei corrispondenti stranieri, con le nuove regole, la situazione è migliorata solo parzialmente: giornalisti e loro collaboratori continuano a essere fermati e ostacolati nel loro lavoro. L'organizzazione 'Reporter senza frontiere' ha ricordato due settimane fa, in una lettera aperta al Comitato olimpico internazionale, che la Cina è 'la più grande prigione del mondo per i giornalisti (con 33 detenuti), ma anche per i blogger (con 49 detenuti)'.

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