Il Palermo sogna un tempo
Ma esplode Pazzini: 3-2 Inter!
Stupenda partita a Milano: i rosanero vanno in vantaggio con Miccoli e Nocerino. Poi si scatena il neoacquisto interista, segna subito, pareggia di testa e si procura il rigore del 3-2 segnato da Eto'o. Pastore si fa parare un rigore sull'1-2
MILANO, 30 gennaio 2011 - Pazzo Inter. San Siro lo ama già. E ha i suoi buoni motivi. Sembrava finita: la partita, la remuntada, il campionato, tutto. Invece l’Inter ribalta il 2-0 del Palermo, vince 3-2 e riparte alla caccia del Milan. Una vittoria che può valere più di tre punti, per l’iniezione di adrenalina, fiducia ed energia. Il turbo nel motore dell’Inter ha un nome, un cognome e un soprannome: Giampaolo Pazzini, detto il "Pazzo". L’ultimo arrivato si regala un esordio da sogno, con due gol e un rigore procurato (non limpidissimo) in 45 minuti, quelli che cambiano le prospettive nerazzurre. Eto’o, la continuità, firma la vittoria, Julio Cesar, l’acquisto dall’infermeria (rilanciato per un infortunio al dito di Castellazzi), l’aveva resa possibile, parando un rigore a Pastore. Il Palermo torna in Sicilia sconfitto: recrimina, perché per 45’ aveva mostrato un gran calcio, ma era la partita del Pazzo. Una partita pazzesca.
PALERMO AVANTI 2-0 — I due gol del Palermo nascono da due errori degli esterni nerazzurri: più chiaro al primo, al 4’, quando Santon tocca ma non devia un passaggio di Ilicic per Cassani. La palla resta lì, Cassani salta il giovane nerazzurro, crossa basso al centro dove è facile per Miccoli fare 1-0 di piatto. Sempre da sinistra nasce il 2-0, al 36’: Pastore apre per Cassani, cross che taglia tutta l’area: sul secondo palo Maicon è in ritardo su Nocerino, che lo salta e infila. In mezzo, fra i due gol, pressione dell’Inter che sfonda a sinistra con Eto’o ma trova sempre il piede di un difensore del Palermo sul tiro. Ma i rosanero non si limitano a difendere, e quando ripartono lo fanno con classe e pericolosità.
LA CAVALLERIA — Dagli spogliatoi non torna solo l’Inter, arriva anche la cavalleria: Pazzini, dopo due parate di Sirigu su Eto’o e Milito, ribalta la gara con una girata dopo aver difeso spalle alla porta e poi con un colpo di testa imperiale su una punizione di Maicon. Kharja, l’altro acquisto last minute, azzecca due passaggi decisivi (per il primo gol e nell’azione del rigore), Julio Cesar conferma di essere tornato non solo sul rigore, ma anche salvando su una deviazione di Zanetti. Ranocchia, l’altro investimento invernale, spazza lo spazzabile e si regala uscite di classe. Acquisti azzeccati, spettacolo a San Siro.
LEONARDO, CHE CAMBI — Leonardo lascia inizialmente in panchina i due nuovi acquisti, rilancia Milito al centro dell’attacco (il Principe non è proprio al meglio della forma ed è sempre un po’ in ritardo) e prova Coutinho per la prima volta nella sua posizione, dietro alle punte. Philippe confermerà di avere piedi educati, qualche idea, ma decisamente pochi chili per questo campionato. Leggero, salta via al primo contrasto: lascerà il posto a Pazzini a inizio ripresa, così come Santon farà spazio a Kharja (Zanetti scala in difesa). È un’altra bocciatura per l’ex "Bambino": a sinistra fatica terribilmente. In fase offensiva ha un piede solo, il destro, per cui non va mai sul fondo, ma si accentra costantemente. La presenza di Maicon sull’altra fascia lo costringe poi a stare "basso", ma quella difensiva è la fase in cui ha sempre mostrato i maggiori limiti. Poi le sotituzioni. Leonardo, messo in condizione di scegliere, sceglie bene: cambi invocati, prevedibili, ma quantomai azzeccati.
PALERMO, CHE SPRECO — E se la rimonta dell’Inter assume contorni epici lo si deve anche al Palermo. La squadra di Rossi per 45’ è pressoché perfetta, con le sovrapposizioni di Balzaretti e Cassani, i chilometri di Nocerino, il dialogo fra Ilicic, Miccoli e Pastore. Il Flaco sarà l’emblema dei rimpianti rosanero (calati tremendamente nella ripresa), per il rigore sbagliato (fallo di Motta su Kasami, dopo contropiede) e per il palo pieno colpito a fine primo tempo. Zamparini sarà infuriato, ma non rompa il giocattolo: questa squadra ha qualità, senza il nuovo eroe di San Siro sarebbe andata diversamente.
Valerio Clari
Fonte:
gazzetta