00 29/07/2010 18:37
Ecco l'agenda segreta
della rete di Carboni

I nomi di manager bancari, politici e magistrati. L'ultimo mistero dell'inchiesta sulla P3 è contenuto nel diario di Flavio Carboni, l'imprenditore sardo arrestato nei giorni scorsi assieme ad Arcangelo Martino e Pasqualino Lombardi

Un'agenda segreta con i nomi di manager bancari, politici e magistrati. L'ultimo mistero dell'inchiesta sulla P3 è contenuto nel diario di Flavio Carboni, l'imprenditore sardo arrestato nei giorni scorsi assieme ad Arcangelo Martino e Pasqualino Lombardi. Sono i componenti della "loggia" che - secondo le accuse - avrebbe messo in atto un'attività di "interferenza" sulle istituzioni. L'agenda di Carboni, sinora rimasta nell'oblio, è uno dei documenti scottanti all'esame della procura di Roma. E' stata sequestrata dai carabinieri il 28 aprile scorso, nel corso della perquisizione di una borsa dell'indagato. e allegata all'informativa sulle manovre per la candidatura di Cosentino alla guida della Regione Campania. Gli inquirenti stanno valutando con molta attenzione il contenuto dell'agenda, per stabilire i collegamenti con i nomi citati: fra questi, c'è Italo Biagini, direttore generale della banca di Denis Verdini. Ma Carboni, stando a quanto emerge dal documento, per i suoi disegni oscuri avrebbe tentato di contattare anche Consorte e Bassolino. Di certo, l'esame del diario potrebbe dare un contributo decisivo alla ricostruzione della trama di condizionamenti occulti e affari disegnata da Carboni e soci, con l'appoggio di uomini vicini a Berlusconi quali Marcello Dell'Utri e Verdini.

L'agenda si riferisce al 2007 ma, scrivono i carabinieri nel loro rapporto, "contiene evidentemente anche note riferite agli anni 2009 e 2010". Fra queste, un manoscritto nelle pagine del 3 e del 4 febbraio che fa riferimento direttamente al filone napoletano dell'inchiesta e al piano della banda per far andare alla guida della Regione Campania l'ex sottosegretario Nicola Cosentino, oggetto di una richiesta di arresto per rapporti con la camorra: "Cosentino (candidatura Campania)", l'appunto contenuto nell'agenda. In ogni caso, il manoscritto di Carboni fornisce delle importanti conferme agli inquirenti: ad esempio il legame fra i tre membri della cosiddetta "P3" e i magistrati di grido coinvolti - secondo i carabinieri - nelle trame devianti. Ecco quattro righe illuminanti, a parere degli investigatori: "Arcangelo (Martino, ndr) e gruppo - Miller, Martone e Lombardi - martedì 14 Majestic - pranzo Arcangelo". Scrive "gruppo", il faccendiere sardo, nel citare assieme ai suoi sodali il capo degli ispettori del ministero della Giustizia Arcibaldo Miller e l'ex avvocato generale della Cassazione Antonio Martone, prima di fare riferimento a un pranzo con Martino in un albergo di Napoli. Le circostanze sono da chiarire, ma i carabinieri hanno allegato il diario alla parte del rapporto in cui la banda, dopo la richiesta di arresto per Cosentino, lavora con Dell'Utri per imporre la candidatura del capo degli industriali napoletani Giovanni Lettieri.

Le note vergate da Carboni sembrano andare oltre la vicenda campana. In bell'evidenza, in un foglio del diario, compare il nome "Biagini": è scritto accanto a un numero di telefono di Firenze, che corrisponde alla sede di Campi Bisenzio del Credito cooperativo fiorentino, la banca di Denis Verdini. Insomma, "Biagini" dovrebbe essere Pietro Italo Biagini, direttore generale dell'istituto di credito, uno degli indagati dell'inchiesta fiorentina sugli appalti del G8. Se così fosse, si tratterebbe di un robusto anello di collegamento fra le due inchieste che vedono protagonista il coordinatore del Pdl e che stanno scuotendo i palazzi delle istituzioni. Carboni, accanto al riferimento a Biagini, ha scritto "Condhotel". Possibile che l'imprenditore di Sassari - già condannato per il crac del Banco Ambrosiano - volesse contattare il dirigente bancario per sbarcare in un business immobiliare che ha preso piede negli Stati Uniti: quello del "Condo hotel", appunto, l'acquisto di singole stanze di albergo o frazioni di residence. Un investimento interessante, per chi ha ingenti quantità di denaro da spendere. O da riciclare.
Più velato, nelle due pagine dell'agenda agli atti della procura, il richiamo a "Bassolino": nome scritto con il punto interrogativo sotto quello di Umberto Accettullo, un dirigente dell'Arpac (agenzia per la protezione dell'ambiente della Campania) che compare spesso nelle intercettazioni. Una raccomandazione da inoltrare al governatore campano? O un tentativo di infiltrarsi in una struttura che controlla un settore, l'ambiente appunto, caro alla banda? Nelle stesse pagine, per inciso, Carboni si appunta la necessità di chiedere notizie sulla discarica di Sassari oggetto di diffida.

Accettullo è personaggio vicino all'associazione: dalle carte emerge che è l'uomo che, per conto di Ernesto Sica, avrebbe dovuto divulgare via fax il contenuto del dossier sulle fantomatiche frequentazioni trans di Caldoro. E l'agenzia in cui lavora Accettullo, l'Arpac, è la stessa che, nel novembre scorso, proprio quando andavano in scena i complotti della banda, veniva travolta da un'inchiesta con 25 arresti e 63 indagati, fra cui Sandra Lonardo, ex presidente del consiglio regionale campano e moglie di Clemente Mastella.

Fra i fogli dell'agenda spunta anche il nome "Consorte", probabilmente riferito a Giovanni Consorte, l'ex presidente di Unipol rinviato a giudizio con l'accusa di aggiotaggio informatico e ostacolo alla vigilanza per la scalata a Bnl. "Consorte" compare, posto tra parentesi, sotto un altro riferimento scritto di proprio pugno da Carboni: "Avvocato Caputo". Quest'ultimo potrebbe essere un altro banchiere, l'avvocato Francesco Caputo Nassetti, ex vicepresidente di Banca Intesa e, fra l'altro, dal 2009 alla guida di Bioenergy Parks, una società con sede in Emilia che opera nel campo delle energie rinnovabili (in particolare biomasse), e che fa parte del gruppo Intermedia di cui è capo proprio Consorte. Il filo che lega questi nomi, insomma, potrebbe essere il business dell'energia alternativa: non è da escludere che lo spregiudicato imprenditore sardo abbia tentato almeno di contattare Caputo Nassetti o Consorte per sviluppare i propri affari nell'eolico che in Sardegna l'hanno messo nei guai, con le accuse di corruzione. Consorte, peraltro, sta puntando forte sul settore delle "rinnovabile": Intermedia Finance ha quote in otto spa del comparto. Fra i soci di Intermedia anche Lettieri, il capo degli industriali di Napoli che la banda Carboni, con l'ausilio di Dell'Utri, tentò di candidare al ruolo di governatore una volta sfumata l'opzione Cosentino. Si tratta solo di spunti investigativi, al momento. L'ennesimo riferimento da approfondire, negli appunti di viaggio di Carboni. Che, fra i memento segnati nell'agenda segreta, trova persino il tempo di mettere per iscritto la sua disillusione. Citando Don Bosco: "Il mondo è un cattivo pagatore. Paga con l'ingratitudine".

(18 luglio 2010)
Repubblica.it