00 28/06/2010 23:35
Berlusconi ancora contro i giornali
"Servirebbe uno sciopero dei lettori"

Il premier se la prende con la stampa per la copertura del G20:
"Una presa in giro, da mesi vedo disinformazione inconcepibile".
Di Pietro: "E' allergico alla libertà di stampa".
Finocchiaro: "Berlusconi ossessionato".
Siddi: "Aggressione continua e ingiustificata"


SAN PAOLO (Brasile) - "I giornali disinformano. I lettori dovrebbero scioperare per insegnare a chi scrive a non prenderli in giro". Il premier Silvio Berlusconi, a San Paolo del Brasile per una visita istituzionale, ha inaugurato il viaggio attaccando la copertura dedicata dalla stampa italiana al vertice G20 in Canada: "I resoconti sono l'esatto contrario della riunione", ha detto. "Da molti mesi", ha aggiunto, "vedo una disinformazione inconcepibile".

Immediate le reazioni. Secondo il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro, "il presidente del Consiglio è allergico alla libertà di stampa e a chi, con la schiena dritta, esercita il suo mestiere raccontando la verità. In realtà i giornali che disinformano sono proprio quelli di sua proprietà. Vogliono descrivere il Paese del Bengodi, quando la realtà è un'altra. Vogliono scaricare tutta la responsabilità dell'attuale grave crisi economica sui lavoratori, sui precari, sugli insegnanti e su tutte le famiglie che non arrivano alla fine del mese. Quindi Berlusconi, se proprio vuole parlare di disinformazione, cominci a condannare le sue televisioni e i suoi giornali. Ma sappiamo che questo è impossibile, visto che è lui a dettare la linea".

Per Anna Finocchiaro, le dichiarazioni del premier "sono l'ennesima testimonianza di un'ossessione per la libertà di informazione". Per combatterla, prosegue il capogruppo del Pd al Senato, Berlusconi "non si ferma davanti a nulla e non esita a incitare gli italiani a non pagare il canone tv oppure, come accaduto oggi, a non acquistare i quotidiani". Affermazioni "gravissime, ma purtroppo non sorprendenti. Ancora più incredibili" secondo Finocchiaro, se riconducibili al "protagonista assoluto del conflitto di interessi" . Secondo Finocchiaro "tutto questo non è più tollerabile. E' una ragione in più per partecipare alla manifestazione del 1 luglio a Roma, per difendere la libertà d'informazione e contro tutti i bavagli".

Il segretario Fnsi, Franco Siddi, parla di "aggressione continua, ingiustificata e fondata sulla verità invertita. E' ben curioso che il capo del governo proponga uno sciopero contro i giornali: siamo all'inversione della verità e della realtà, sistematica". E Roberto Natale, presidente del sindacato giornalisti, definisce il premier "spudorato oltre ogni limite"

Fonte: Repubblica