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Storia e turismo
Il mare è blu: poche sono le certezze nella vita, ma tra queste c’è che il mare, come il cielo o gli occhi di una bella ragazza, sono blu. Invece tra Africa e Penisola Arabica c’è il Mar Rosso: rosso per le alghe che ne ricoprono molta parte e che producono quella particolare colorazione tra il violaceo e il marroncino.
Sulla costa centro-settentrionale del Mar Rosso, nella zona che poi apre allo Stretto di Suez, c’è la città di Hurgada, grande borgo egiziano di più di quaranta mila abitanti (che diventano tre volte tanto nel periodo estivo). Hurgada con Sharm el Sheikh e Marsa Alam raccoglie una percentuale importante dell’afflusso turistico nel periodo compreso tra giugno e ottobre: questo grazie alle tariffe contenute e alla diffusione di quelle forme di vacanza “tutto incluso” che in queste tre località egiziane vanno per la maggiore.
Lo sviluppo urbanistico di Hurgada è molto recente: fino agli anni Settanta non vi era che una serie di piccole abitazioni di poveri pescatori; anche l’apertura del canale di Suez (1869) non portò radicali mutamenti nel profilo economico e sociale della città che non superò mai i duemila abitanti fino alla fine del secolo scorso.
Non che Hurgada non fosse già una meta turistica, lo era, ma in maniera molto più selezionata: accoglieva pescatori e amanti delle immersioni che qui trovavano un fondale davvero unico.
Hurgada ha avuto un enorme sviluppo negli ultimi dieci anni: la città è più che decuplicata per superficie e sono stati costruiti due quartieri interamente nuovi (Sekalla e El Korra Road); la costa occupata da hotel e infrastrutture turistiche raggiunge ormai quasi i cinquanta chilometri di lunghezza, alle sue spalle comincia il grande deserto egiziano che non impedisce però il continuo ampliamento della cerchia cittadina.
Per rendersi conto del potenziale turistico della città basta leggere un semplice dato: l’aeroporto di Hurgada (Hurgada International Airport) movimenta ogni anno qualcosa come sei milioni di passeggeri che provengono in grande maggioranza da Francia, Italia e Germania. In notevole crescita sono i volumi di traffico dai paesi dell’est, soprattutto dalla Russia che sta diventando il terzo paese in assoluto per arrivi in Egitto.
I voli sono prevalentemente charter organizzati dai vari tour operator che li includono nei loro pacchetti vacanza; su Hurgada vola però anche Egypt Air, la compagnia di bandiera egiziana.
La lingua ufficiale di Hurgada è l’arabo e la moneta è la Lira Egiziana; per i problemi diplomatici ad Hurgada è presente un vice console onorario che ha sede in Mastaba Red Sea.