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Hurgada: mare dai mille colori

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    00 23/05/2010 15:25
    Storia e turismo

    Il mare è blu: poche sono le certezze nella vita, ma tra queste c’è che il mare, come il cielo o gli occhi di una bella ragazza, sono blu. Invece tra Africa e Penisola Arabica c’è il Mar Rosso: rosso per le alghe che ne ricoprono molta parte e che producono quella particolare colorazione tra il violaceo e il marroncino.

    Sulla costa centro-settentrionale del Mar Rosso, nella zona che poi apre allo Stretto di Suez, c’è la città di Hurgada, grande borgo egiziano di più di quaranta mila abitanti (che diventano tre volte tanto nel periodo estivo). Hurgada con Sharm el Sheikh e Marsa Alam raccoglie una percentuale importante dell’afflusso turistico nel periodo compreso tra giugno e ottobre: questo grazie alle tariffe contenute e alla diffusione di quelle forme di vacanza “tutto incluso” che in queste tre località egiziane vanno per la maggiore.

    Lo sviluppo urbanistico di Hurgada è molto recente: fino agli anni Settanta non vi era che una serie di piccole abitazioni di poveri pescatori; anche l’apertura del canale di Suez (1869) non portò radicali mutamenti nel profilo economico e sociale della città che non superò mai i duemila abitanti fino alla fine del secolo scorso.
    Non che Hurgada non fosse già una meta turistica, lo era, ma in maniera molto più selezionata: accoglieva pescatori e amanti delle immersioni che qui trovavano un fondale davvero unico.

    Hurgada ha avuto un enorme sviluppo negli ultimi dieci anni: la città è più che decuplicata per superficie e sono stati costruiti due quartieri interamente nuovi (Sekalla e El Korra Road); la costa occupata da hotel e infrastrutture turistiche raggiunge ormai quasi i cinquanta chilometri di lunghezza, alle sue spalle comincia il grande deserto egiziano che non impedisce però il continuo ampliamento della cerchia cittadina.

    Per rendersi conto del potenziale turistico della città basta leggere un semplice dato: l’aeroporto di Hurgada (Hurgada International Airport) movimenta ogni anno qualcosa come sei milioni di passeggeri che provengono in grande maggioranza da Francia, Italia e Germania. In notevole crescita sono i volumi di traffico dai paesi dell’est, soprattutto dalla Russia che sta diventando il terzo paese in assoluto per arrivi in Egitto.
    I voli sono prevalentemente charter organizzati dai vari tour operator che li includono nei loro pacchetti vacanza; su Hurgada vola però anche Egypt Air, la compagnia di bandiera egiziana.

    La lingua ufficiale di Hurgada è l’arabo e la moneta è la Lira Egiziana; per i problemi diplomatici ad Hurgada è presente un vice console onorario che ha sede in Mastaba Red Sea.
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    00 23/05/2010 15:25
    Da visitare

    La vera ricchezza di Hurgada è il suo splendido mare; la città è infatti il paradiso di chi ama tutti gli sport marini, in particolare di chi è appassionato di immersioni e attività subacquee.

    El Dahar
    È la città vecchia, chiamata anche Downtown: se si vuole uscire per qualche ora dalla Hurgada più turistica, quella dei grandi hotel colmi di servizi ma anche un po’ artificiali, un giro qui fa davvero bene. Le vecchie case dei pescatori ospitano numerose attività commerciali, bazar, piccoli locali dove si può mangiare cibo tradizionale.
    I negozianti di El Dahar operano nella classica maniera dei paesi nord-africani e arabi: prendono il cliente in strada quasi “di forza”, lo trascinano nel negozio ed elogiano in maniera sperticata la loro merce anche quando si tratta di evidenti contraffazioni. Poi se si vuole comprare è d’obbligo la contrattazione che permette anche di spuntare prezzi concorrenziali. In più c’è spesso l’usanza di offrire al cliente una buona tazza di tè rosso, una forma di commercio decisamente più “umana” di quella delle grandi catene commerciali.

    Escursione nel deserto
    Il deserto è appena alle spalle della città, due sono le direttrici più belle: andando verso sud si può arrivare fino al villaggio beduino di Om Dalfa e proseguire, magari su un cammello, per un tratto nell’interno. Verso nord il deserto sabbioso si apre in suggestivi canyon che è bello vedere soprattutto nelle ore di fine giornata quando il sole li colora di riflessi inaspettati.
    Parco Nazionale Isola di Giftun
    L’isola di Giftun è posta proprio di fronte a Hurgada e si raggiunge con un trasbordo di meno di un’ora: per proteggere la magnifica barriera corallina tutto il tratto di mare intorno all’isola è stato dichiarato zona protetta; sono comunque possibili le immersioni e la pratica dello snorkeling. Ci sono anche due spiagge attrezzate con piccoli bar così da rilassarsi e gustare al meglio la bellezza del panorama.

    Escursione ai monasteri di Sant’Antonio e San Paolo
    In prossimità dell’abitato di Zafarana si dice abbia trascorso una parte della sua vita uno dei santi più famosi della cristianità, Sant’Antonio, che qui avrebbe condotto vita solitaria ed eremitica. Vicino alla grotta dove si dice sia vissuto il Santo, nel IV secolo d.C. venne costruito il monastero omonimo, un edificio dalla particolare architettura che presenta due campanili frontali e un doppio arco di ingresso. Il monastero conserva anche molti codici antichi in una delle biblioteche più fornite di tutto il nord Africa.

    Storia simile è quella del monastero di San Paolo: anch’esso sorge nei pressi di Zafarana e porta il nome dell’eremita Paolo che visse, secondo la leggenda, per più di ottant’anni in una vicina grotta. La parte più antica del manufatto risale al V secolo d.C. ma numerose incursioni delle vicine popolazioni beduine hanno fatto sì che l’edificio fosse quasi completamente ricostruito tra il Seicento e il Settecento; ancora oggi vi abitano monaci copti di rito ortodosso.
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    Intrattenimento:

    In una grande località turistica come Hurgada si può fare veramente di tutto: gli hotel sono tantissimi e di ogni categoria, ognuno è attrezzato per offrire animazione e tutte le principali attrattive (campi da calcetto e pallavolo, spiagge private, piscine, centri benessere ecc.).

    Un ambizioso progetto sta portando alla creazione di Gamsha Bay, una sorta di clone della città, più a nord dell’abitato principale, studiata appositamente per il turismo.

    Tutti gli sport acquatici sono praticabili in questa perla del Mar Rosso ma soprattutto lo snorkeling e le immersioni vanno per la maggiore. Tra le tante spiagge dove si può godere della stupenda barriera corallina le più celebri sono Gota Abu Ramada (dove si possono vedere anche i barracuda), Erg Ramada Nord, Uhm Gamar e soprattutto il Carless Reef. In quest’ultimo la limpidezza del mare è davvero sorprendente e si possono vedere i particolari coralli ad ombrello che diventano la “casa” di un’infinità di specie di pesci.

    Gli amanti del golf apprezzeranno le 18 buche del The Cascades Golf & Country Club posto a una ventina di chilometri dalla città; la sera si può fare un giro al casino che opera nei locali dell’Intercontinental Hurgada Resort, andare in una delle grandi catene internazionali del divertimento come l’Hard Rock Cafè oppure optare per una delle tante discoteche (Papa’s Beach Club, Papa’s Dutch bars ecc).
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