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Mercedes propone la carrozzeria cabriolet



Stoccarda 17/12/2009 – Eleganza a cielo aperto in forme nuove ma con la consolidata tradizione Mercedes in materia. Ecco cos’è la Classe E Cabriolet, ultimo modello della rinnovata Classe E, a sorpresa declinata anche in versione cabrio e, in controtendenza con l’attuale tendenza di mercato, con una classica capote in tela, che però aggiunge l’isolamento acustico di serie. Una vettura affascinante e di grande raffinatezza, che Mercedes promette può essere guidata tutto l’anno, anche grazie a soluzioni esclusive come l’“Airscarf” che riscalda la nuca come una sciarpa d’aria calda e il frangivento automatico “Aircap” per ridurre le turbolenze d’aria e creare una bollad’aria calda all’interno dell’abitacolo. Per attivare l’Aircap basta un semplice tasto.



I tecnici Mercedes hanno lavorato molto alla capote della Classe E Cabrio, che quando aperta va ad avvolgersi in un vano separato dal vano bagagli. Se l’auto resta scoperta, è possibile far scorrere l’avvolgibile all’indietro e così la capacità del bagagliaio aumenta di 90 litri fino a 390 litri. La capote si apre e si chiude in circa 20 secondi e anche in movimento fino alla velocità di 40 km/h. Lo spazio di carico passante è di serie, così come il nuovo sistema meccanico per agevolare la salita e la discesa dei passeggeri posteriori. La silhouette è molto slanciata, le due portiere si stagliano lungo ben 4,7 metri di lunghezza, e la larghezza di quasi 1,8 metri assicura un comfort interno supremo.



L’articolata ed efficiente gamma motori della nuova Classe E trova spazio anche su quest’elegantissima carrozzeria cabrio, dall’aerodinamica impeccabile (Cx 0,28). A benzina si potrà scegliere tra 4 motorizzazioni: E 200 CGI da 184 CV, E 250 CGI da 204 CV, E 350 CGI da 292 CV e la versione top E 500 da 388 CV. Mentre sono soltanto due le motorizzazioni diesel, la E 220 CDI 170 CV e la E 250 CDI 204 CV. Tutte recano la sigla “BlueEfficiency”, vale a dire che integrano dispositivi come il recupero dell’energia in frenata, il montaggio di pneumatici a bassa resistenza al rotolamento e altre soluzioni che abbassano i consumi e le emissioni. Peccato solo che per vedere su strada questa meraviglia occorrerà attendere fino alla tarda primavera 2010. Fonte