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22 ottobre 2009. Le donne del futuro saranno un po’ più bassette, paffutelle, più sane e andranno in menopausa più tardi: in 10 generazioni, cioè nel 2409, la donna mediamente peserà un chilo in più di oggi, sarà alta due centimetri in meno, andrà in menopausa 10 mesi dopo. Sono le previsioni di Stephen Stearns della Yale University, Stati Uniti, basate sull'utilizzo di migliaia di dati su donne esaminate nel corso di tre generazioni.

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista dell'Accademia Americana delle Scienze PNAS e raccontato dal magazine britannico New Scientist. L'esperto si è servito dei dati del Framingham Heart Study, uno studio epidemiologico storico negli Stati Uniti che ha consentito di raccogliere dati su oltre 14.000 individui su tre generazioni consecutive dal 1948 in poi.

L'impianto dello studio di Stearns si fonda sull'idea che oggi l'evoluzione della nostra specie è mossa soprattutto dalla selezione riproduttiva, ovvero non ha la meglio il migliore - che è il più sano e il più in forma - in quanto con le tecnologie e la medicina è facile sopravvivere anche se malati e quindi evolutivamente svantaggiati.

Ha invece la meglio chi riesce a fare più figli e quindi a passare le proprie caratteristiche fisiche ai 'posteri'. Partendo da questo assunto Stearns ha dunque considerato che le caratteristiche fisiche femminili che andranno per la maggiore nelle prossime generazioni saranno quelle delle donne che oggi fanno più figli, quelle cioè riproduttivamente migliori.

Quindi Stearns ha cercato di trovare nel suo campione di donne delle caratteristiche fisiche che accomunassero tutte quelle con un maggior numero di figli: ne è emerso che la donna vincente è più bassetta, paffutella, più sana in quanto ha colesterolo e pressione bassi, inoltre in media fa il primo figlio cinque mesi prima delle altre e va in menopausa più tardi. Le figlie femmine di queste donne, che somiglieranno alle madri, a loro volta avranno più figlie e alla fine, generazione dopo generazione, saranno numericamente vincenti. Fonte