00 16/10/2009 14:02
Era una serata strana, nessuno sembrava divertirsi, tutti sorridevamo persi nei nostri pensieri..
Un bicchiere di vino dopo l'altro e la serata sembrò farsi più movimentata..
Mi girava la testa, ero stanca, volevo andare a casa... e non mi ricordavo nemmeno di chi era quella casa...
Non avrei dovuto bere, eppure in quel momento mi era sembrato l'unico modo per evadere dai pensieri
che avevo.. dalle delusioni, dalla paura di non riuscire a ottenere ciò per cui lottavo.
In realtà la mia vita andava bene, poche ragazze di 22 anni potevano dire di essere fortunate come me..
avevo tutto ciò che desideravo, avevo viaggiato tantissimo, e lo facevo ancora....
Vivevo con i miei ma con molto libertà.. andavo e venivo come volevo..
eppure.. in quell'ultimo anno anzi, in quegli ultimi mesi erano cambiate troppe cose...
<< Te ne offro un altro ti va?>> Mi voltai, conoscevo quella voce..
Filippo aveva già in mano un bicchiere di rosso, non mi ero nemmeno resa conto che c'era anche lui..
<< Dove hai lasciato la tua fidanzata?>> chiesi seccata. Ci vedevano ogni tanto, proprio perchè lui era fidanzato.
<< E' via con le sue amiche... ieri ho provato a chiamarti..>> disse avvicinandosi un altro po mentre bevevo il vino
che mi aveva offerto.. << Ho visto, ma avevo da fare..>> Il suo viso era veramente vicino al mio... troppo vicino..
e mi ero ripromessa di non fare più nulla con lui.. la testa mi girava, mi appoggiai al bancone, cercando di capire dov'erano
finiti i miei amici.. non riuscivo a vederli..
<< Filippo per favore..>> sussurrai distrattamente quando la sua mano si strinse attorno al mio fianco.
le sue labbra si avvicinarono al mio orecchio.. << Dai, lo vuoi anche tu... ci divertiamo un po..>>
Senza nemmeno pensarci lo seguii, entrammo in una stanza, mi ritrovai sul letto mentre le sue labbra
sfioravano il mio collo, le mie labbra.. mentre la lingua cominciava a disegnare dei cerchi e poi giocava con la mia..
lo sentii aprirsi i jeans tirare su il mio vestito.. per un attimo pensai di spingerlo via, ma poi decisi di rispondere al bacio..
mi lascia trasportare mentre ancora mezzi vestiti lasciavamo che quell'attimo di follia prendesse il sopravvento..
<< Ti voglio...>> sussurrò.. nel buio di quella stanza, era come se non fossi io quella distesa la.. se non fossi io quella che si stava
lasciando baciare solo per "noia"...
<< No basta... fermati..>> Lui mi guardo senza fermarsi... come se non avessi nemmeno parlato.. << Filippo veramente basta.. non mi va...>> lo spinsi via.. lui si alzò guardandomi seccato << Si può sapere che cos'hai stasera?>> mi chiese con rabbia, mi alzai mettendo a posto il vestito, passai davanti allo specchio, il trucco era colato, io mi reggevo a malapena in piedi colpa dell'alcool.
Ci volle qualche minuto prima che mi rendessi conto che lui stava ancora aspettando una risposta << Sono stanca di tutte queste cazzate... >> Lui scosse la testa << Tu sei cosi.. non puoi farci niente.. lo sai tu e lo so io.. e probabilmente lo sanno anche altri no?>> chiese con cattiveria, mi avvicinai a lui, come se stessi per baciarlo.. << Vattene via..>> sussurrai, mi sentii spingere al muro, impossibilitata a muovermi.. mentre le sue labbra premevano sulle mie... << Ci vediamo..>> disse sorridendo e uscendo dalla camera.
Scivolai per terra, era assurdo.. mi ritrovavo in un mondo diverso che non era il mio.. non era assolutamente il mio....
Presi il cellulare.. provai a chiamare, al quinto squillo una voce assonata rispose.. gli dissi che stavo male.. che non potevo andare a casa... lo sentii irrigidirsi alla mia voce impastata << Sto arrivando..>>
Dieci minuti dopo entrò in camera, mi guardò con delusione, il nostro rapporto era cambiato, eppure ora era li.. di nuovo tendendomi la mano per aiutarmi ad alzarmi... arrivammo a casa sua, mi portò in bagno, mi fece sciacquare il viso, in silenzio..
<< Puoi dormire qui questa notte.. domani ne parliamo>> Mi aiutò a spogliarmi senza malizia, spense la luce e fece per andarsene..
<< Puoi restare un po qui? ti prego..>> lui non disse niente ma si avvicinò, sicuramente rimase fino a quando non mi addormentai tra le lacrime..



... Per diecimila anni tenemmo il fuoco acceso, il nostro spirito vive in una danza senza tempo.. I nostri corpi sono i nostri sacri altari, noi non abbiamo fede nel divino.. Noi lo sperimentiamo con la pratica... Veniamo chiamate... Streghe..

"...Raccontaci delle segrete schiere del male, o Cimone..."
"Guai a pronunciare forte i loro nomi, che profanerebbero labbra mortali, perchè uscirono da scellerate tenebre per assalire i cieli, ma furono respinte dalla rabbia degli angeli...."