00 24/08/2009 13:44


Estate 2009: meno cani abbandonati nei canili (foto Corbis)


21 Agosto 2009 - In mezzo al desolante panorama di pessime notizie che i media ci rimandano ogni giorno finalmente una ottima. Secondo i dati pervenuti all’Aidaa (Associazione per la Difesa dei diritti animali), il cui attivissimo presidente è l’amico Lorezo Croce, dall’inizio di luglio fino al giorno di ferragosto vi è stata una diminuzione del 56% di cani entrati nei canili monitorati dall’associazione stessa.

In altri termini ancora più comprensibili, in questi 45 giorni di tempo, in circa 100 canili tenuti sotto osservazione dall’associazione di Croce sono entrati e rimasti nella struttura 4500 cani rispetto ai 10.200 dell’anno scorso. Sono numeri quasi da fantascienza per il nostro paese, abituato ad un crescendo annuo di abbandoni e di riempimento delle strutture pubbliche e private adibite a raccogliere animali abbandonati.

Se si pensa che nei primi mesi di quest’anno vi era stato un aumento degli abbandoni pari al 7% su scala nazionale, è ovvio che si prevedeva un consistente aumento degli abbandoni durante i mesi estivi. Non è stato così fortunatamente, anzi i dati sono profondamente indicativi del fatto che le campagne nazionali delle associazioni animaliste, un sottosegretario (Fransceca Martini) molto attenta e decisa verso queste problematiche e soprattutto, a mio avviso, la minaccia di incorrere in reati non più oblabili con pochi euro ma penali hanno consigliato gli “abbandonatori” tradizionali a più miti consigli.

Sono fortemente convinto che il popolo italiano abbia un tasso di civiltà (da non confondere con democrazia) pietoso, nei confronti dei paesi nord europei e non solo e sono altrettanto convinto che solo la politica del bastone (con pochissima carota) possa fare aumentare il tasso di civiltà In altri termini, se ci sono sanzioni pesanti l’italiano medio ci pensa due volte a commettere “sciocchezze”, se le sanzioni mancano, o sono all’acqua di rose, non c’è buon senso o raziocinio che tenga. Basta andare, in questi giorni, in una spiaggia affollata per rendersi conto del tasso di civiltà di genitori e bambini.

Quello che sembra avere cambiato le cose, nel campo degli abbandoni canini, è stato il microchip e la minaccia di sanzioni pesanti per chi eludeva le norme sull’anagrafe canina. Solo l’Aidaa ha restituito 1700 cani, che erano scappati e non abbandonati, ai legittimi proprietari attraverso il conoscimento del microchip.

Purtroppo, ancora una volta, l’Italia è spaccata in due ( o in tre, quattro). Vi sono regioni e province (Val D’Aosta, Bolzano, Trentino in generale) dove il fenomeno dell’abbandono è sconosciuto e il rispetto dell’inserimento del microchip viaggia sul 100%, altre regioni in cui gli abbandoni sono in forte calo (Lombardia, Emilia, Piemonte), mentre il mezzogiorno ancora una volta latita. Pur essendoci qualche segnale di calo anche qui, vi sono regioni (Lazio, Sicilia, Campania, Puglia) dove la popolazione randagia supera i 70.000 capi ognuna.
Purtroppo con l’età che avanza il mio buonismo giovanile scema. Di fronte a intere popolazioni che se ne fregano del vivere civilmente, la politica del bastone mi appare l’unica possibile. Con sempre meno carote. Fonte