Juve e Diego a picco a Bari
3-1: ora è crisi (bianco)nera
I biancorossi pugliesi segnano nel primo tempo con Meggiorini (deviazione decisiva di Legrottaglie) e Barreto, le cui reti sono inframmezzate dal solito inutile centro di Trezeguet. Nella ripresa arriva la beffa quando chiude i conti l'ex Almiron, dopo che Diego ha calciato alto un rigore guadagnato da Grosso
BARI, 12 dicembre 2009 - La Juventus perde ancora. Per la quarta volta nelle ultime cinque uscite. Stavolta contro un eccellente Bari, rivelazione stagionale, ancora in maniera fragorosa, nel punteggio: 3-1 per i biancorossi. Complicando la rincorsa scudetto all'Inter, che aveva provato ad accorciare col successo nello scontro diretto. È finita nel peggiore dei modi, per la squadra di Ferrara, che ha mancato un rigore con Diego, e ha rischiato la goleada in contropiede, quando, negli ultimi minuti di una bella partita, ha attaccato con il cuore e senza più schemi, come nel finale contro il Bayern. Ai bianconeri stavolta è andato tutto male, negli episodi, ma ancora una volta, ed è una costante nelle ultime apparizioni della squadra di Ferrara, ha concesso tanto, troppo in difesa. Le assenze di Chiellini e Sissoko mostrano crepe inquietanti. Che giocatori veloci, tecnici, senza nulla da perdere, come gli attaccanti e gli esterni alti del Bari hanno trasformato in voragini.
BARI AVANTI: MEGGIORINI — Si parte col botto. Merito di Meggiorini, scuola Inter, che fa un favore anche ai nerazzurri quando al 7' indovina la traiettoria di un sinistro al volo dopo aver contrato un rinvio di Marchisio: la palla sbatte su Legrottaglie e trafigge Buffon, che per essere in campo al San Nicola ha rinviato l'operazione al menisco esterno del ginocchio sinistro. La Juve, che sostituisce lo squalificato Melo con Poulsen, e quindi non risolve il problema della mancanza di un playmaker, sostituito nello schema a rombo di centrocampo da un mediano davanti alla difesa, reagisce subito. Brava a non crollare, nonostante il periodaccio: viene da tre sconfitte nelle ultime quattro uscite. Ma sfiora il pari con Amauri, che spreca di sinistro una ghiotta palla gol offertagli da Marchisio.
SVOLTA IN UN MINUTO — Il Bari insiste, va vicino al raddoppio con un colpo di testa appena alto di Bonucci, perso da Cannavaro. Sarebbe forse stato il colpo del k.o. E invece un minuto dopo arriva il pareggio di Trezeguet, con un tocco sottomisura di sinistro dopo una respinta corta di Gillet su tiro di Diego. Settimo gol di Trezegol in campionato. L'unico insostituibile là davanti. Dove Amauri, preferito a Del Piero, non riesce invece a trovare la rete: di sinistro conclude centrale a centroarea, Gillet, non inappuntabile sulla respinta dell'1-1, stavolta è sicuro. La gara è divertente. Giocata ad un buon ritmo, equilibrata. La Juve nel finale cresce, ma il Bari nelle ripartenze è smpre pericoloso, soprattutto sugli esterni, con i guzzanti Alvarez e Rivas, che ingaggia un bel duello con il volitivo Caceres.
FA TUTTO BARRETO — Che quando sembra che si debba andare all'intervallo sull'1-1 punta Cannavaro in area. Il capitano della Nazionale lo tocca. In maniera veniale o da rigore? Per l'arbitro Tagliavento non ci sono dubbi: indica il dischetto. Sul quale ci va proprio Barreto, che batte Buffon. Entrambe le punte biancorosse a segno: all'intervallo un ottimo Bari è avanti. E la Juve suda freddo.
OCCASIONI — Al rientro dagli spogliatoi c'è una Juve poco tonica, subito in sofferenza, e c'è da stupirsi. Poi cresce e sfiora il pari con il solito Trezeguet, e con Tiago, che non trova la porta due volte da buona posizione prima di lasciare il campo a Camoranesi, acciaccato. Esce infortunato pure Molinaro, al suo posto Grosso, subito protagonista. Il Bari, nel frattempo, spreca il non sprecabile in contropiede, eccedendo in personalismi e mancando in lucidità.
IL RIGORE DI DIEGO — Il bivio della partita arriva al minuto 23': rigore per la Juventus. Contatto tra Almiron e Grosso, appena entrato. Diego va sul dischetto, e si assume una responsablità importante. Ma calcia clamorosamente alto. Un brutto colpo. E stavolta la Juve non si rialza.
BEFFA ALMIRON — La Juve affonda definitivamente - dopo un gol sfiorato da Legrottaglie, di testa, quando l'ex di turno, uno dei tanti acquisti che non hanno funzionato nelle ultime stagioni, trova un grande destro dalla distanza che lascia fermo Buffon. Vince un grande Bari. E soprattutto perde la Juve. Quattro sconfitte nelle ultime cinque partite: lo scudetto, dopo l'addio alla Champions, si allontana, ma soprattutto la stagione sembra più adatta ad Halloween, la serata delle streghe, che all'imminente Natale.
Riccardo Pratesi
Fonte:
gazzetta