00 24/08/2009 00:44
Genoa, gol e spettacolo
La Roma si arrende: 3-2


Partita ricca di emozioni a Marassi. Bel primo tempo pur senza gol, poi fuochi d'artificio nella ripresa: inizia Criscito appena entrato, risponde Taddei, poi una magia di Totti dà ai giallorossi un effimero vantaggio, perché una grande punizione di Zapater e un gol d'astuzia di Biava regalano ai rossoblù il meritato successo

GENOVA, 23 agosto 2009 - E' sempre il Genoa di Gasperini, Milito o non Milito. Tanto gioco, energia e voglia. La Roma, con molte assenze, ha cercato di rispondere colpo su colpo, ma Spalletti e la società hanno evidentemente ancora del lavoro da fare.

PARTENZA GENOA — Il Genoa parte da par suo, prendendo ben presto in mano il gioco e martellando la difesa romanista soprattutto sulla sinistra, dove imperversano Modesto e Sculli. E' quest'ultimo a impegnare per primo Arthur con un diagonale sempre dalla sua fascia, ma si procurano occasioni anche Crespo e Modesto. Dall'altra parte i pochi tentativi di una Roma costretta sulla difensiva finiscono quasi sempre in fuorigioco: così quando Totti, attorno al 10', si ritrova solo a centro area con la palla buona, esita - temendo probabilmente l'offside - e lascia ad Amelia l'attimo necessario per piazzarsi e respingere quella che sarà la migliore occasione del primo tempo. Per il resto, però, la manovra giallorossa appare troppo contratta, con Totti cronicamente isolato.

BURDISSO OK — In compenso, nonostante la vivacità genoana, la Roma non va quasi mai in affanno davanti ad Arthur grazie a una difesa ordinata, nella quale Burdisso sembra già trovarsi molto a suo agio. Così, sentendosi le spalle così coperte, nel finale di tempo gli uomini di Spalletti si svegliano e in un paio di occasioni mandano in affanno la difesa rossoblù, arrivando alla conclusione pericolosa di testa proprio con Burdisso.

RIPRESA PIROTECNICA — Il tecnico rossoblù riporta in campo i suoi senza Mesto e Modesto: entrano Palacio che dà subito vivacità, e Criscito che mette dentro praticamente la prima palla che tocca dopo pochi minuti. E' il campanello d'allarme che serviva a una Roma rientrata in campo senza l'intensità del finale del primo tempo: bastano 5 minuti e arriva il pari di Taddei. Ma il Genoa metabolizza in fretta il colpo. Ora sulle fasce funzionano entambi i "treni" (M.Rossi-Palacio e Criscito-Sculli) e i rossoblù attaccano con grande energia. Tuttavia, proprio sul più bello ecco il raddoppio romanista, con Totti che si inventa un tocco di esterno su tiro di Guberti destinato a uscire e spiazza il portiere. Ma il Genoa ancora una volta non ci sta, dimostra carattere ed energia da vendere e prima scopre in Zapater un ottimo piede da punizioni, poi manda addirittura il centrale Biava a segnare d'astuzia su una respinta del portiere. Nel frattempo Spalletti prova a prendere le contromisure, manda dentro Brighi, Riise e Cerci, ma le idee sono di nuovo scarse. Così la squadra di Gasperini può permettersi anche di chiudere in attacco una grande partita.
Pier Luigi Todisco

Fonte: gazzetta