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Progetto comune, dotazioni differenti

Milano 03/07/2009 – Più che un confronto, è la riflessione allo specchio di un unico modello. Uno specchio di quelli da luna park, non deforme ma semmai scherzoso, che proietta una mascherina differente e poco altro di dissimile dal punto di vista estetico. Perché Suzuki Alto e Nissan Pixo sono vetture gemelle, nate da un comune progetto di sviluppo che integra anche Maruti, nel cui stabilimento indiano viene prodotta questa nuova e riuscita city car destinata a elevare l’offerta europea nel segmento A, per quantità di modelli e contenuti a bordo. Pratiche e di straordinaria maneggevolezza con quel diametro di sterzata che si compie in soli 9 metri, Alto e Pixo offrono nella categoria di riferimento robustezza, le 5 porte, buona visibilità e dinamicità in appena 3,565 metri di lunghezza.



Utilitarie che nascono per i mercati europei, a dispetto della produzione in India (dove prevalgono vetture ancora più piccole e sicuramente meno dotate dal punto di vista tecnologico), secondo una prassi che vede oramai usuale le partnership tra costruttori nel segmento A. Questo infatti può apparire forte in Italia, dove la Panda è oggi il modello più venduto, ma in realtà è marginale nel resto d’Europa e quindi i costruttori cercano alleanze e sinergie per dividersi i costi di sviluppo e produzione. Lo hanno fatto Toyota e PSA, partorendo addirittura tre modelli (Aygo la giapponese, Peugeot 107 e Citroen C1 il gruppo francese), Opel e Suzuki stessa con Agila e Splash, persino Fiat che con Ford in Polonia produce la 500 e la nuova Ka. Ora è la volta di Suzuki e Nissan, che eleggendo l’India quale patria di produzione dell’utilitaria sono anche riusciti a spuntare qualche vantaggio sui costi e i prezzi finali al consumatore: con 8.000 Euro un automobilista europeo si porta a casa un bel prodotto.



Un prodotto pensato per affrontare il traffico cittadino e le esigenze di parcheggio, che non spreca eccessivo carburante nei continui “stop and go” e il motore 1.0 benzina, unico sia per la Alto che per la Pixo, riesce bene nel compito. Facili da guidare, le due gemelline si distinguono all’interno della categoria per il baricentro basso, indice di stabilità, e un telaio che sa rispondere ottimamente a ogni sollecitazione del manto stradale cittadino. Preciso e rapido nella risposta lo sterzo, che aggiunge valore alla già ricordata maneggevolezza dei due modelli. A marcare le differenze nel design, orientato al target giovanile e che strizza l’occhio a quello femminile, è principalmente il frontale, con la griglia della calandra che segue il rispettivo “family feeling” dei due brand Suzuki e Nissan. Inoltre la Pixo presenta un grande paraurti color nero a contrasto con la carrozzeria, a sovrastare il quale sono i gruppi ottici e lo spoiler anteriore.



Eppure, a ben vedere, le due city car presentano differenze significative quando si vanno a spulciare i contenuti e allora si scopre una Alto più ricca della media di categoria e della gemella Nissan. In effetti è Suzuki a vantare una grande tradizione tra le city car (anche di cilindrata 600 cc in Giappone) ed è a lei che si deve il la del progetto e la fabbrica indiana della controllata Maruti, ed è Suzuki che si è accollata la responsabilità del lancio commerciale europeo (costi pubblicitari inclusi), mentre Nissan ha seguito la strada del “low profile”. Il primo livello di equipaggiamento GL della Alto ha di serie 4 airbag, il climatizzatore, i fendinebbia e un sistema radio-lettore CD con due altoparlanti, laddove l’equivalente Easy della piccola Nissan offre i soli due airbag frontali e manca del climatizzatore manuale, della radio e persino degli alzacristalli elettrici anteriori!



Se si sale di allestimento, Suzuki Alto GLX aggiunge di serie il controllo di stabilità elettronico, 6 airbag standard e un più sofisticato impianto radio-lettore CD. La Nissan Pixo offre i 6 airbag soltanto a richiesta sulla versione Active in un “Safety Pack” da 700 Euro, che include anche l’ESP. Doti comuni gli spazi a bordo e il bagagliaio, circa 130 litri di capacità con 4 persone a bordo, ma abbattendo il sedile posteriore si arriva a 327 litri. Soprattutto è in comune il motore 3 cilindri 1.0 da 68 CV a 6.000 giri, che risulta il motore a benzina più economico attualmente sul mercato: nel ciclo combinato Alto e Pixo hanno bisogno di 4,4 litri per fare 100 km (si scende a 3,8 litri in autostrada). Bassissime anche le emissioni di 103 g/km di CO2, un primato per un’auto a benzina che dà garanzia di rispetto anche di futuri e più rigorosi standard.



Un po’ rigido ma dagli inserimenti rapidi il cambio manuale a 5 marce, mentre è opzionale su entrambi i modelli una trasmissione automatica che aumenta però i consumi e costa tanto (poco meno di 1.000 €). Suzuki annuncia anche l’arrivo in futuro del dispositivo Start/Stop e di pneumatici a bassa resistenza al rotolamento. Nissan Pixo guarda anche al gpl e offre allestimenti ibridi con garanzia di 3 anni. Il prezzo di entrambe parte da 7.990 Euro, se si beneficia delle agevolazioni previste in caso di rottamazione, ma è chiaro che bisogna tener conto bene dei contenuti standard e degli optional che si desiderano se si vuol fare una comparazione precisa. Fonte