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Milano, MSI presenta le "ronde nere", la Digos apre un fascicolo

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    binariomorto
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    00 14/06/2009 21:18
    Milano, Msi presenta le ronde nere
    Mantovano: "Niente simboli politici"


    Un'iniziativa a supporto delle forze dell'ordine per vigilare sulla sicurezza: è quella dei volontari della Guardia nazionale italiana, che metteranno in pratica nelle nostre città le ronde previste dal decreto sicurezza. L'iniziativa è stata presentata a Milano, durante il primo convegno nazionale del Movimento sociale italiano - Destra italiana. Immediate le polemiche. Il sottosegretario Mantovano: con la nuova legge niente simboli politici.

    "Iniziative come le ronde nere di Milano saranno impossibili una volta approvato il disegno di legge sulla sicurezza che regolamenterà il fenomeno" spiega Mantovano, che critica "gli esponenti della sinistra che si stanno stracciando le vesti".

    ''L'approvazione definitiva del ddl sicurezza da parte del Senato ed il varo del decreto di attuazione sulle ronde da parte del ministro dell'Interno - rileva Mantovano - produrranno una grossa delusione sia a questi volontari della Guardia nazionale italiana che ai rappresentanti dell'opposizione''. Il decreto attuativo, infatti, sottolinea, ''indichera' che le associazioni di volontari, non armati, non potranno essere espressione ne' di forze politiche, ne' di organizzazioni sindacali, ne' di tifoserie organizzate. Si prevede inoltre - aggiunge - che eventuali divise e marchi dovranno essere conformi allo spirito della disposizione, che intende promuovere il contributo volontario di cittadini alla sicurezza e non richiamare realta' paramilitari''.

    L'attacco da sinistra
    Ma dal centrosinistra non sembra che le precisazioni di Mantovano tranquillizzino molto. ''A Milano è avvenuto un fatto gravissimo e pericoloso. Le camicie grigie presentate dall' Msi ricordano le camicie nere e quelle di Ernst Rohm, che fondò le Sa, da cui nacquero le Ss. Le ronde dell'Msi rievocano la più terribile pagina della storie europea dell'ultimo secolo'', ricorda il capogruppo dell'Idv alla Camera Massimo Donadi. Secondo Donadi ''è un' offesa alla nostra storia ed alla democrazia'' e ''questo episodio rende ancor piu' evidente che il testo sulla sicurezza che legittima le ronde e' sbagliato e che si sta avverando quanto avevamo previsto: il proliferare di gruppi d'azione di ispirazione politica''. ''Alla luce di questo episodio - sostiene il capogruppo dell' Idv alla Camera - il governo deve fare marcia indietro. La sicurezza dei cittadini deve essere garantita dalle forze dell'ordine, cui vanno destinati piu'' fondi. Le ronde sono inutili per tutelare i cittadini e pericolose''.

    ''La notizia che Gaetano Saia, fondatore del Nuovo Msi, ha già predisposto le truppe della sua Guardia nazionale italiana, è di quelle che fanno rabbrividire''. Così il deputato del Partito democratico Emanuele Fiano, membro del Copasir, commenta la presentazione, questa mattina a Milano, delle cosiddette 'ronde nere'. ''Tutto nello stile della loro divisa, nelle camicie, nelle fasce e nei colori che useranno ricorda le milizie fasciste e naziste degli anni Trenta - sottolinea Fiano - Ma la strada per queste milizie paramilitari l'ha indicata il decreto sicurezza, e chi l'ha pensato, votato e acclamato, ora si preoccupi del risultato ottenuto''. ''Mi auguro - conclude il parlamentare del Pd - che la magistratura indaghi sulla natura di questa organizzazione per verificarne la sua costituzionalita' e per evitare che l'Italia diventi il teatrino triste e pericoloso dei nostalgici di un tempo passato''.

    Persino i "concorrenti" di Forza Nuova sono contrari e giudicano l'iniziativa "una pagliacciata".



    Fonte: tgcom


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    00 14/06/2009 21:18
    Ronde nere, procura apre fascicolo
    Milano, accertamenti della Digos


    La procura di Milano ha disposto accertamenti da parte degli agenti della Digos sulle cosiddette ronde nere, il gruppo che vorrebbe collaborare con le forze dell'ordine in tema di sicurezza e che è stato presentato a Milano. Gli accertamenti, a quanto si è saputo, sono stati disposti dal procuratore aggiunto Armando Spataro, capo del pool antiterrorismo, d'intesa con il procuratore Manlio Minale.

    Al momento sulle ronde dei cittadini vige quindi il "fai da te", in attesa dell'approvazione definitiva del disegno di legge sulla sicurezza che li dovrebbe regolamentare. Il provvedimento, dopo l'ok della Camera, deve ora essere esaminato dal Senato. La misura e' stata fortemente sponsorizzata dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che ha parlato di ''centinaia ecentinaia di iniziative'' volontarie presenti in diversi comuni in tutta Italia, ''che noi vogliamo governare'', senza che ci siano ''Rambo o giustizieri della notte''.

    Resta da verificare, quindi, caso per caso se non siano configurabili ipotesi di reato, tra cui ci potrebbe essere quella di una violazione delle legge Scelba che punisce la ricostituzione e l'apologia del fascismo. Le divise delle ronde nere, infatti, richiamano simboli di età fascista.

    Che cosa dice la legge
    Il ddl licenziato dalla Camera un mese all'articolo 52 ('Concorso delle associazioni volontarie al presidio del territorio') prevede che i sindaci, ''previa intesa con il prefetto, possono avvalersi della collaborazione di associazioni tra cittadini non armati al fine di segnalare alle forze di polizia dello Stato o locali eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana ovvero situazioni di disagio sociale''.

    Le associazioni sono iscritte in un apposito elenco curato dal prefetto che verifica i requisiti delle associazioni e le monitora periodicamente. In via prioritaria, indica il provvedimento, i sindaci dovranno avvalersi delle associazioni costituite dagli appartenenti in congedo alle forze dell'ordine ed alle forze armate. Quelle che non rientrano in quest'ultima categoria potranno essere iscritte negli elenchi ''solo se non siano destinatarie, a nessun titolo, di risorse economiche a carico della finanza pubblica''.

    Sara' poi un decreto attuativo emanato dal ministro dell'Interno, entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge, a fissare i requisiti di chi potra' partecipare alle ronde. Il provvedimento, gia' messo a punto in attesa del via libera del ddl, fissa ulteriori paletti alla partecipazione dei volontari alle ronde. In particolare, si stabilisce che le associazioni non potranno essere espressione di partiti politici, di organizzazioni sindacali o di tifoserie organizzate; le divise ed i simboli dei partecipanti non dovranno richiamare movimenti politici; i volontari non potranno avere precedenti penali significativi. Previsto anche che i volontari partecipino ad appositi corsi di formazione.

    Fonte: tgcom