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Gli oggetti smarriti? Ora si trovano sul Web

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  • Frida07
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    00 17/04/2009 09:04

    Borse, portafogli, macchine fotografiche e documenti. Prima ci si rivolgeva agli uffici pubblici, oggi basta consultare internet

    UNA volta era l'ombrello, ora è il cellulare. Una volta si andava nel vecchio e polveroso ufficio degli oggetti smarriti, ora si naviga su Internet. Tra le tante cose che da quando esiste la Rete non sono più le stesse c'è anche la ricerca di un oggetto smarrito. All'avanguardia naturalmente sono gli Stati Uniti, dove, racconta il New York Times, ormai quasi tutti gli aeroporti hanno un servizio online dove elencare borse e altri bagagli rimasti senza proprietario. Lo sbadato turista di passaggio una volta rientrato a casa può navigare tra i cataloghi alla ricerca dell'oggetto perduto, ma il processo è anche inverso: è l'addetto aeroportuale alle cose smarrite che utilizza Internet come strumento per rintracciare il distratto proprietario. Soprattutto se ad essere dimenticato tra check in e imbarco è qualcosa privo di valore commerciale ma affettivamente senza prezzo, come un'urna cineraria. Ernesto Alonso, il funzionario dell'aeroporto internazionale di Miami addetto a questo speciale compito, ha raccontato ad esempio di essere riuscito a scoprire grazie al web il cimitero del New Jersey al quale erano destinati i resti contenuti in un barattolo abbandonato su un cestino dell'immondizia.

    Il quotidiano newyorchese li ha ribattezzati "samaritani digitali", anche perché non tutti lo fanno per lavoro come Alonso. I siti "amatoriali" dedicati allo scambio di informazioni tra chi ha perduto e chi ha ritrovato qualcosa si sono infatti moltiplicati rapidamente (particolarmente gettonati sono quelli dedicati alle macchine fotografiche che non hanno mai fatto ritorno dalle vacanze), mentre sempre più persone entrate in possesso di qualche oggetto smarrito cercano di risalire al legittimo proprietario setacciando le loro tracce digitali sul web. Shannon Kokoska è riuscita ad esempio a recuperare il portafoglio perduto su un bus di San Francisco grazie all'ostinazione di un "samaritano" che non si è arreso davanti al muro di omertà eretto dalle società delle carte di credito in nome della privacy. Così alla fine ha scovato la donna su Facebook e le ha mandato una email.

    In Italia per il momento siamo lontani da tutto questo attivismo, o almeno non c'è documentazione che ne attesti l'esistenza, ma a livello istituzionale qualcosa si sta muovendo. I carabinieri ad esempio hanno messo online un grande motore di ricerca aggiornato con tutti gli oggetti che i "samaritani" ancora refrattari al mondo virtuale hanno riportato in una delle quasi cinquemila stazioni sparpagliate nel Paese. A questo è affiancato l'elenco delle cose di cui viene denunciato lo smarrimento. "Dal 2004 ad oggi - spiegano dall'ufficio stampa dell'Arma - abbiamo catalogato circa 10mila oggetti rinvenuti e di questi siamo riusciti a restituirne 2.800 grazie alle circa 34 mila visite che il sito riceve mensilmente. Nel settore "smarrimenti" le cose vanno invece un po' più a rilento perché per la segnalazione online occorre disporre di una foto".

    In pista ci sono poi anche diversi Comuni, ma in molti casi il servizio va ancora perfezionato e reso più facile da consultare. Tra le città all'avanguardia, Torino, che pubblica periodicamente sul suo sito l'elenco degli oggetti smarriti. "Lo abbiamo sperimentato durante le Olimpiadi del 2006 - ricorda il dirigente comunale Roberto Gandiglio - e da circa una anno lo abbiamo reso permanente". Malgrado la novità per il momento la media delle merce che ritrova il suo padrone rimane però piuttosto bassa: "Riusciamo a restituire circa il 10% del materiale, il resto finisce alle aste semestrali dove fruttano complessivamente un incasso di qualche migliaio di euro", spiega ancora Gandiglio. "E' uno strumento - precisa - che usano soprattutto gli studenti: sono loro ad avere più dimestichezza con il web, ma sono anche quelli che hanno più la testa tra le nuvole. La maggiore parte dei ritrovamenti avviene la mattina sugli autobus usati dagli studenti per arrivare a scuola". Ma la distrazione è un lusso che si concedono in tanti. "Il campionario di oggetti smarriti è ricco di curiosità - racconta Gandiglio - Si va dai passeggini lasciati alle fermate dei bus, alle motoseghe, ai forconi, senza dimenticare che anche noi abbiamo ritrovato un'urna cineraria".

    A leggere il dettaglio dei ritrovamenti dello scorso marzo si scopre così che sono stati recapitati negli uffici municipali undici cellulari, tre paia di occhiali, un ipod, un lettore cd, dei soldi in contanti, una scheda grafica, un orologio e... un ombrello. Perché il tempo passa, ma non poi così in fretta.




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    Forumandiano..!!

    SUPERMASTER
    00 07/05/2009 00:15
    ottima questa cosa


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