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Apre la porta ai turisti la residenza estiva di Agatha Christie. Si potranno rivivere le atmosfere delle memorabili storie create dalla signora del giallo


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Si aprono le porte di Greenway House, la casa di villeggiatura di Agatha Christie, immersa nella campagna inglese nel Devonshire nel sud ovest dell'Inghilterra. Si trova a due passi da Torquay, la “English riviera”, dove nacque la scrittrice più venduta di tutti i tempi. Una casa e un museo, dove si incontrano arte e letteratura. Dopo un restauro durato due anni e un investimento di circa sei milioni di euro, la dimora estiva della regina del giallo è pronta per accogliere i turisti e i curiosi, che fino ad ora potevano visitare solo gli splendidi giardini ricchi di piante esotiche.

Oltre a un tour guidato per la casa, alcuni, pochi fortunati che avranno prenotato in tempo avranno anche l'occasione di pernottare nelle stanze del primo e del secondo piano, teatro di alcune delle storie della Christie. Qui dove furono ritrovati i cadaveri di Amyas Crayle ucciso con la codeina in “Il ritratto di Elsa Greer” e Michelle Tucker, strangolata nella rimessa delle barche in “La sagra dell'omicidio”, casi che sarà chiamato a risolvere il celebre investigatore Hercule Poirot.

Le stanze hanno mantenuto l'aspetto e il fascino di quando la scrittrice vi abitava. Tutto al suo posto, gli eleganti mobili, i libri sugli scaffali, persino le scatole di cioccolatini. “Non c'è una scrivania o uno studio che la scrittrice abbia usato per scrivere i suoi romanzi – racconta Sophie Campbell, giornalista del Telegraph di Londra, la prima a entrare con una telecamera nella residenza di villeggiatura della giallista – perché questo era un luogo di relax, un'occasione di godersi la quiete familiare, gli amici e il paesaggio salutare del River Dart”.

Agatha Christie intratteneva qui i suoi amici con le letture di capitoli dei romanzi che stava scrivendo, circondata dagli oggetti a lei più cari raccolti durante la sua vita. In particolare dal viaggio in treno in Medio Oriente, che le diede l'ispirazione per una delle sue storie più famose, Assassinio sull'Orient Express, e le fece conoscere il secondo marito, l'archeologo sir Max Mallowan.

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Proprio assieme sir Mallowan acquistò Greenway House, che definì “the loveliest place in the world” (il luogo più bello del mondo), splendida residenza in stile Georgiano affacciata sul Dart river vicino a Brixham. La riempirà con ogni sorta di souvenir e cimeli: bauli in cuoio, ceramiche e reperti archeologici soprattutto da Egitto e Iraq, oggetti che compaiono anche in alcuni dei suoi romanzi.

Dal 1938 trascorrerà qui ogni estate fino alla sua morte, nel 1976. Nel 1943 le forze alleate requisirono la villa e ne fecero una base dell'esercito per preparare lo sbarco di Normandia. La biblioteca conserva ancora, come volle proprio Agatha Christie, il fregio realizzato dal tenente Marshall Lee, l'artista non ufficiale dell'armata, che raffigura scene di battaglia navale e aerea. Ma la storia della casa non finisce con la scomparsa della giallista.

Così come la la tenuta vanta una storia centenaria che si perde addirittura nei secoli medievali. Il primo nucleo dell'attuale villa risale al XVIII secolo, poi è giunta fino a noi con tutte le trasformazioni e le aggiunte dei suoi diversi proprietari, compreso il meraviglioso giardino, ricco di alberi e piante rari provenienti dall'altro emisfero. Questo grazie soprattutto ad un talentuoso giardiniere, Anthony Hicks, secondo marito della figlia della Christie, Rosalind. Nel 1959 la casa passò di madre in figlia, che nel 2000 la donò al National Trust, ente no profit inglese per la tutela dei luoghi di grande interesse culturale.

Dopo la morte di Rosalind, il figlio Mathew Prichard regalò al fondo anche la collezione di oggetti all'interno della casa, affinché tutti potessero godere di un angolo di Inghilterra così caro alla nonna, assaporandone l'atmosfera rilassata e pacifica, un pezzo di vita della regina della crime fiction, tornata a splendere come ai tempi della sua più celebre proprietaria.