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Berlusconi: «Abbiamo già dato soldi veri»

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    silvercloud87
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    Forumandiano..!!

    SAGGIO
    00 16/03/2009 00:31
    Berlusconi: «Abbiamo già dato soldi veri»
    Il premier a Confindustria: «Fondi per sostenere interi settori industriali e 9 miliardi per gli ammortizzatori»


    MILANO - «Voglio dire ad Emma Marcegaglia che abbiamo dato soldi verissimi per sostenere interi settori industriali, come per esempio l'automobile». Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, parlando in collegamento telefonico con il convegno di Rete Italia, ha risposto alla presidente di Confindustria, che sabato a Palermo ha chiesto «soldi veri» per far fronte alla crisi. «Abbiamo messo da parte - ha aggiunto Berlusconi - nove miliardi di euro per gli ammortizzatori sociali. Abbiamo fatto interventi per le banche, in modo che possano continuare a fare il loro lavoro e consentire alle imprese di continuare ad investire». Il premier ha aggiunto che il governo è stato prudente, ma «è stato in grado di reperire i fondi». «Siamo stati prudenti - ha detto Berlusconi - ma abbiamo fatto scelte affinché nessuno sarà lasciato da solo laddove dovesse perdere il posto di lavoro».

    CRISI E CONSUMI - Quanto alla crisi, per il premier «occorre essere realisti: la crisi è profonda e globale, ma bisogna invitare tutti i cittadini a continuare con il loro stile di vita, le loro attitudini di consumo. Se questo non avviene le imprese avranno delle cadute di fatturato, e anche le banche a quel punto possono avere dei dubbi nel fare del credito pensando magari che le imprese non rientrino».

    PIANO CASA - Tra le misure anti-crisi del governo, Berlusconi punta anche sul piano-casa («ho il provvedimento ormai pronto, ne parlerò con il capo dello Stato martedì o mercoledì e venerdì pensiamo di portarlo in Consiglio dei Ministri»). Nel suo intervento al Forum di Confcommercio, il premier ha assicurato che sarà «una misura molto molto efficace». Le misure che il governo varerà, ha spiegato, faranno partire subito «60 miliardi di lavori» che, tra l'altro, non potranno essere subito tutti eseguiti proprio per la mole. «Non ci sarà la capacità imprenditoriale per stare dietro» a tutto questo lavoro, ha aggiunto Berlusconi. «Ma non ci sarà un imbarbarimento del Paese, né una cementificazione». Il presidente del Consiglio ha assicurato che questo non accadrà perché gli italiani non vorranno ridurre «l'estetica e quindi il valore delle loro abitazioni». «Ho molta fiducia - ha aggiunto - nel senso estetico degli italiani e nel senso estetico dei professionisti che firmeranno».

    PAGAMENTI - «Il mio Governo - ha poi sottolineato il premier - sta anche lottando per accelerare i pagamenti delle Pubbliche amministrazioni nei confronti delle aziende, ma abbiamo ereditato un situazione molto burocratizzata».

    VALORI PDL - Parlando poi dei valori che devono caratterizzare il Popolo della Libertà, il Cavaliere ha detto che la coalizione di centrodestra «non accetta una società divisa tra ricchi e poveri ma una società che si prenda cura dei più deboli e dove ci sia la parità tra uomo e donna». Berlusconi ha garantito che la transizione dopo il congresso di fine mese sarà breve e che ci saranno i congressi per decidere i coordinatori regionali, provinciale e delle città. «Le regole del PdL - ha spiegato Berlusconi - saranno quelle della democrazia. Ci sarà un periodo limitato dove sarà il vertice a stabilire i dirigenti delle regioni, delle province e delle città poi con il funzionamento normale del partito si passerà ai congressi per l'individuazione delle persone adatte». Sempre in collegamento telefonico on il convegno di Rete Italia, il presidente del Consiglio è tornato sulla vicenda Englaro e sul ddl Calabrò. «Ci deve essere un punto chiaro: - ha detto Berlusconi - non saremo mai d'accordo con chi crede nell'eutanasia di Stato».

    L'ESEMPIO DELLA LEGA - Il leader del Pdl ha spronato i suoi a «consumare le scarpe» e a «stare con la gente», prendendo esempio dalla «militanza della Lega».

    MINISTERO DEL TURISMO - Poi l'annuncio: «Faremo presto il ministero del Turismo - ha detto Berlusconi - credo nel giro di un mese. Tu sai che ira di Dio è la Brambilla - ha continuato, rivolto al presidente di Confcommercio Carlo Sangalli e riferendosi al sottosegretario al Turismo ed ex esponente dell'associazione dei commercianti - è una che non molla mai l'osso».

    SONDAGGI - Al popolo del movimento Rete Italia, Berlusconi ha ricordato i numeri del partito nascente. «Dobbiamo chiedere a tutti gli italiani - ha affermato Berlusconi - di aiutarci ad attuare il nostro programma. Siamo al 43 per cento dei consensi e puntiamo ad arrivare a 51. Per questo obiettivo è necessario l'impegno di tutti». Parole cui Dario Franceschini replica con una battuta: «Non so perché Berlusconi sia così umile, io ho un sondaggio qua in tasca secondo il quale il suo partito è già al 51 per cento e alle Europee può arrivare al 92 per cento» ha detto il leader del Pd.

    INTERCETTAZIONI - Infine, sulla intercettazioni, riforma della materia che il governo si appresta a varare, Berlusconi anticipa che limiterà le intercettazioni al 10% rispetto ai livelli attuali. «Chi di voi - dice Berlusconi - alzando il telefono è sicuro di non essere intercettato? Non è possibile che in una democrazia ci sia questo timore», conclude il presidente del Consiglio aggiungendo comunque che le intercettazioni rimangono «uno strumento importantissimo di indagini».


    15 marzo 2009
    corriere.it
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    elyna.luna
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    Forumandiano..!!

    SUPERMASTER
    00 16/03/2009 00:58
    chissa ... a me pare che voglia diminuire le intercettazione più per un guadagno persona che altro.....

    turismo... con che soldi????????

    l'esempio della lega?... messi bene allora, i leghisti non sono quello che spero per il mio futuro in italia..