Sul limitare del bosco

Di solito siamo noi
a rincorrere il mondo,
raro è trovare chi ci aspetta,
chi vuole porsi
sulla nostra lunghezza d'onda.
E' tutto un inseguire
ed affannarsi,
mentre nasce il desiderio
di fermarsi un pò
al limitare del bosco,
per vedere la luce che filtra
tra le chiome degli alberi
e pensare a ciò che si agita dentro
ai nostri abissi.
Però, talvolta,
si può entrare in contatto
con un cuore così infinitamente sensibile
che riesce ancora a sorprenderci,
non c'è più l'urgenza del tempo,
la limitazione delle distanze,
insieme può capitare di perdersi
in un luogo incantato.
Può essere un luogo dell’anima,
può essere una radura fatta solo di parole,
può essere la voce di un amico caro,
può essere una vecchia foto
che ci riporta tutta l'innocenza
e la freschezza che possiamo aver smarrito.
Possiamo fermarci allora,
appena prima del bosco,
non corse non affanni non bugie,
non importa
come e quando,
è una luce che si accende:
siamo di nuovo al mondo
e non siamo più soli.

Titta

Bellissima, Titta.

Grazie, sei un tesoro!
E' una nota che ho scritto perchè con Facebook sono riuscita a risentire persone care che non vivono più a Napoli, si è scatenata una vera e propria operazione nostalgia, è stato bello parlare con loro, è importante qualche volta fermarsi un poco.