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Tunisia - La meravigliosa porta dell'arte

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  • Frida07
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    00 08/02/2009 13:07

    Dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco è stata scelta come capitale culturale islamica. Dal 13 febbraio prendono il via le celebrazioni.

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    SONO TANTI I MOTIVI per cui Kairouan è nota nel mondo. Gli amanti dell'arte la conoscono perché il pittore svizzero Paul Klee gli ha dedicato uno dei suoi quadri più apprezzati “Alle porte di Kairouan” . Gli storici e gli esperti d'islamismo l'hanno studiata sui libri come prima città islamica del Maghreb. Per gli archeologici e gli storici d'arte è salita sull'altare delle bellezze del pianeta quando nel 1988 è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'Unesco.

    Per religiosi e teologi è soprattutto la quarta città santa al mondo, dopo la Mecca, Medina e Gerusalemme, nonché tappa di pellegrinaggi perché sede della più antica moschea del mondo islamico, la Grande Moschea, fondata nel 670 dal generale arabo Oqba lbn Nafi. Ai cinefili è nota per essere stata utilizzata come set di alcune scene dei film “Indiana Jones” e “L'ultima crociata”. Chi ancora non conosce Kairouan quest'anno ha un'occasione in più per visitarla perché la città tunisina è stata scelta come capitale culturale islamica del 2009.

    Il taglio del nastro delle celebrazioni ufficiali è fissato per il 13 febbraio e il calendario è fittissimo di appuntamenti, ma già da molti mesi la città ha cominciato ad animarsi di pittori, poeti, intellettuali, scrittori, giornalisti e curiosi pronti a scoprire e raccontare i segreti di Kairouan. Sì, perchè si dice che sotto ogni palazzo della città ci siano ancora tesori non trovati: gioielli, oro, monete, pergamene, libri nascosti da antenati di varie generazioni prima dei viaggi verso la Mecca sotto le mattonelle per proteggerli dai ladri.

    «Attenzione! - avvisa Alì, il proprietario di un bar del centro agli stranieri che chiedono informazioni - Non è facile trovare i tesori sotterrati. C'è una leggenda cha narra che molti di questi sono stati requisiti da spiriti cattivi e c'è bisogno di specialisti per cacciarli via e rimpossessarsi dei beni preziosi che a volte vengono sostituiti con la sabbia».


    Questa è solo una delle leggende che circolano a Kairouan. Qui miti antichi e moderni si rincorrono, favole, preghiere e desideri si perdono e si ritrovano tra i labirinti delle stradine strette e poco illuminate del centro storico e storie vecchie e nuove si fondono dando vita a inedite mitologie. «Kairouan è la città delle luci, dei fantasmi, delle cupole bianche e delle porte blu, ma soprattutto è una città dal passato glorioso» aggiunge Alì. Rivalutare e far conoscere l'importante ruolo di Kairouan nella storia del mondo islamico è, infatti, uno dei principali obiettivi delle iniziative culturali in programma per il 2009.

    «Oggi Kairouan ha perso il grande ruolo politico del passato, ma non ha mai smesso di contribuire all'arricchimento della cultura in Tunisia e nei Paesi arabi. Attraverso tavole rotonde, conferenze, mostre, spettacoli, concorsi di letteratura e poesia, la pubblicazione di 20 libri su materie scientifiche, religiose, mediche, filosofiche e la creazione di un'Enciclopedia riaffermeremo il ruolo culturale di Kairouan» spiega Jaafar Majed, professore di letteratura araba all'Università Tunisi, poeta, scrittore e responsabile del programma di eventi del 2009. «Kairouan è anche il simbolo del dialogo – sottolinea Majed – In passato era punto di passaggio tra Medioriente e lato occidentale del mondo islamico.

    L'anno della cultura ci offre l'occasione per sviluppare questo tema grazie a ospiti provenienti dal mondo arabo e dall'Europa e riaffermare anche l'antico ruolo della città guardando a un futuro di tolleranza, dialogo e modernizzazione». Kairouan è stata per due secoli una delle più ricche e influenti metropoli del Mediterraneo grazie alla dinastia degli aglabiti, fondata nell'800 e dipendente dal califfato abbaside che ne fece la capitale di una provincia indipendente, l'Ifriqiya, l'Africa dei Romani.

    Oggi il nome degli emiri aglabiti, succeduti poi dai fatimidi e i principi iridi, è rimasto legato ai larghi bacini circolari che si incontrano all'ingresso della città e che destarono l'ammirazione degli storici del Medioevo per il sistema complesso di serbatoi d'acqua. Sotto il regno degli aglabiti furono costruite sia la Grande Moschea sia la Moschea delle Tre Porte, tappa irrinunciabile nel percorso di scoperta della città per la sua facciata intagliata di fregi e iscrizioni in calligrafia araba tipica del luogo. Kairouan è conosciuta come la città delle 300 moschee, ma in realtà ce ne sono 150. Camminando tra i vicoli stretti e bui illuminati da piccoli lampioni, attraversando il colorato souk dove ogni bancarella offre preziosi tesori, dai tappeti, al pane, ai makroudhs, il dolce tipico, si incontra in ogni angolo una moschea. La sorpresa è sempre grande come quando si arriva davanti a quella del Barbiere, un edificio del XVII secolo decorato con pannelli in ceramica e stucco scolpito, ricco d'influenze andaluse e turche, che ospita la tomba del compagno del Profeta, Sidi Sahbi, che aveva conservato in una reliquia tre peli della sua barba.

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    Molti degli abbellimenti aggiunti alle moschee, i manoscritti calligrafici, ceramiche e bronzi delle epoche aglabita e fatimide sono custoditi nel Museo di Raqqada, poco distante dal centro. «Kairouan è soprattutto la città dei tesori nascosti - ripete Alì - e una leggenda ci racconta che un giorno un padre prima di morire disse ai tre figli: sotto questa terra vi lascio un tesoro ma dovete cercarlo. I tre giovani iniziarono a scavare, cosa che non avevano mai fatto prima, e nacquero così alberi, frutta, verdura e fiori. Scontenti si lamentarono perché non avevano trovato nessun tesoro. Solo dopo anni capirono che la terra era il loro più grande tesoro»





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    Irene.41
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    Forumandiano..!!
    00 08/08/2010 15:37
    Una zona incantevole della Tunisia è quella delle oasi montane dove i paesaggi naturali sono incredibili e alcuni luoghi ricordano in miniatura il gran canyon del Colorado.



    Ogni attimo di serenità è un miracolo:apprezzalo!
    L.S.