00 15/01/2009 11:44

Una ricerca texana ha analizzato i livelli di estradiolo di 52 donne tra i 18 e i 30 anni. Se sono alti, l'appagamento diventa difficile. Ma la sessuologa: "I comportamenti sono indotti dall'ambiente"


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L'HANNO chiamato l'ormone Marilyn Monroe perché, secondo gli scienziati dell'Università del Texas, sarebbe responsabile di alcune caratteristiche fisiche e comportamentali molto simili a quelle della bionda icona americana. L'ormone in questione è l'estradiolo e, se prodotto in alte quantità dal corpo femminile, contribuirebbe a rendere le donne più belle, più sexy e, di contro, anche più infedeli. Ecco una bella ricerca fatta apposta per stimolare i peggiori preconcetti dei maschi. Anzi, ne suggeriamo uno proprio sull'altro sesso.

Ma parliamo dello studio. Condotto da un team di ricercatori dell'Università del Texas di Austin e diretto da Kristina Durante, ha analizzato i livelli ormonali di 52 donne tra i 18 e i 30 anni tramite il prelievo di un tampone salivare. Successivamente alle donne è stato somministrato un test nel quale veniva chiesto di dare un voto alla percezione di sensualità di se stesse, a quella che gli altri avevano di loro, alla loro motivazione sessuale e ai loro comportamenti all'interno della coppia. Parallelamente allo studio scientifico, i cui risultati sono stati pubblicati sul numero di gennaio della rivista Royal Society Journal Biology Letters, le donne sono state fotografate e le immagini sono state sottoposte al giudizio di volontari di sesso maschile.

"Le donne con i livelli più alti di estradiolo sono state giudicate molto più attraenti dal punto di vista fisico sia da loro stesse che dagli altri - così Kristina Durante - hanno inoltre dichiarato di passare da un uomo a un altro con maggiore facilità delle altre. Anche in presenza di una relazione fissa".

Lo studio ha fatto emergere che donne con maggiori percentuali di estradiolo non trovano facile appagamento nelle loro storie a lungo termine e non disdegnano di diventare le prede di altri uomini, presumibilmente più attraenti.

Il coinvolgimento attivo degli estrogeni nel comportamento femminile non è una scoperta nuova e studi precedenti avevano già dimostrato la connessione tra picchi ormonali e scelta di un abbigliamento provocante, o adozione di atteggiamenti pericolosi o sessualmente a rischio.

Tra gli estrogeni femminili l'estradiolo, quando presente in tassi elevati, sarebbe dunque il principale responsabile di alcuni comportamenti lascivi e, sempre secondo Kristina Durante, "porterebbe le donne a flirtare con molti uomini, e a tradire il partner quando capita 'a tiro' qualche uomo che suggerisce loro messaggi di maggiore mascolinità".

Sul rapporto tra ormoni e comportamento femminile Emmanuele Jannini, docente di sessuologia medica dell'Università dell'Aquila, spiega: "Sicuramente la sessualità femminile e i sentimenti della donna sono ormonodipendenti. Basti pensare che nell'80% dei casi gli omicidi per mano di donne avvengono nella loro fase premestruale o che nella fase dell'ovulazione, durante la quale c'è un picco nella produzione di estrogeni, le donne hanno una maggiore tendenza ai rapporti sessuali. È difficile però ricondurre tutto al livello di un solo ormone dato che la sessualità delle donne dipende dagli ormoni in maniera ciclante e molto complessa".

Lo stesso ormone sarebbe responsabile anche della tipica forma a clessidra di alcune donne, oltre che di una perfetta simmetria del volto e di seni abbondanti.

Ma attenzione: secondo Alessandra Graziottin, responsabile del centro di ginecologia del San Raffaele Resnati di Milano, lo studio condotto dall'Università del Texas sarebbe falso: "L'equazione più ormoni più partner che emerge dalla studio è sbagliata. Il livello di estrogeni, che in ciascuna donna è geneticamente programmato, è correlato alla femminilità esaltandone l'attrazione rendendo il corpo più femminile e quindi più predisposto alla riproduzione".

Ma per quanto riguarda la fedeltà, non è tutta colpa dell'estradiolo. Sbagliato dunque prendere l'ormone come alibi per i propri comportamenti. "Gli atteggiamenti libertini - aggiunge Alessandra Graziottin - non dipendono dagli estrogeni ma sono indotti dall'ambiente in cui cresciamo".

Dello stesso parere anche Andrea Lenzi, ordinario di endocrinologia presso l'Università La Sapienza di Roma: "Quello emerso non è un dato scientifico ma sociologico. Gli ormoni hanno una certa rilevanza nel comportamento umano ma un dato in cui si deva ad un solo ormone il condizionamento di alcuni comportamenti sociali non è attendibile".




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