00 05/01/2009 18:16

ROMA (5 gennaio) - Il governo ha posto la fiducia sul decreto Gelmini sull'università in discussione in aula alla Camera. Il provvedimento, già approvato dal Senato, deve essere convertito in legge entro il 9 gennaio.

Fra le novità previste dal dl Gelmini ci sono: il blocco delle assunzioni per le università con una spesa per il personale troppo elevata, collegato però all'innalzamento del turn over al 50% per favorire l'assunzione dei giovani ricercatori. Per il reclutamento di professori e ricercatori saranno poi formate commissioni tramite sorteggio, riducendo a uno il numero dei docenti nominati dalle facoltà.

Previsto poi l'aumento dei finanziamenti alle università migliori sulla base dei criteri dell' offerta formativa, della qualità della ricerca scientifica, e di qualità, efficacia ed efficienza delle sedi didattiche. Inoltre ci saranno borse di studio a tutti gli aventi diritto e 65 milioni di euro per la realizzazione di nuove residenze universitarie.

«La fiducia è un atto indispensabile», visto che il provvedimento scadrà il 9 gennaio prossimo. Così il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, commenta la decisione del governo di porre la fiducia alla Camera sul decreto Gelmini.




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