00 29/12/2008 20:58
Sul trenino del Bernina

Si tratta di uno dei collegamenti ferroviari di montagna più impervi e affascinanti d’Europa, che da Tirano (Sondrio) porta a Saint Moritz, famosa città svizzera nell’Alta Engadina. Percorre un itinerario che per la sua bellezza, lo scenario naturale e la valenza turistica, è stato incluso tra i Patrimoni Unesco. L’acquisizione è recente: luglio 2008, così com’è recente l’acquisizione del centro storico di Tirano nell’Unesco.

I numeri e la storia
L’ingegno dell’uomo si è arrampicato fino a 1775 m, altitudine di St. Moritz, partendo dai 492 metri della città di Tirano. La decisione di penetrare l’intricato valico alpino con una ferrovia che potesse servire tutta l’area circostante fu presa alla fine del XIX secolo, così che il 22 dicembre del 1899 fu dato il via libera alla Ferrovia del Bernina (dal nome del monte che attraversa), cui seguì la realizzazione del tronco ferroviario Sondrio-Tirano nel 1902: era un passo importante, un valico all’Europa.
I lavori, inaugurati il 1° maggio del 1906, terminarono il 5 luglio 1910. Successivamente la ferrovia del Bernina è entrata a far parte della Ferrovia Retica.
Ancora un po’ di numeri: oggi il trenino rosso parte da 492 metri a Tirano, raggiunge i 2257 metri dell’Ospizio del Bernina e scende fino ai 1777 di Pontresina.
Un viaggio sulla trasversale alpina più alta d’Europa permette di godere di uno scenario mozzafiato in tutto il periodo dell’anno. Ogni stagione ha infatti la propria particolarità e merita di essere vista e vissuta in ogni sfaccettatura. In inverno l’itinerario è ricco di passaggi in un manto nevoso, in cui la neve ricopre il tragitto senza soluzione di continuità. Il periodo migliore per la stagione invernale è gennaio-febbraio.
In estate alcune carrozze infatti sono completamente scoperte e sembra di viaggiare avvolti da una totale sensazione di freschezza, abbracciati dal verde dei monti e dei boschi.



Il Percorso
Tirano. Il trenino passa in mezzo alla città, una ferraglia rossa che attraversa la piazza principale. Tirano merita già di per sé una visita, prima di inerpicarsi su per le montagne.
Dalla stazione, il Bernina Express prosegue entrando quasi nelle case del paesino, passa di fronte al Santuario della Madonna e si insinua nella valle di Poschiavo, correndo per un tratto parallelo al torrente Poschiavino. Sale in quota e raggiunge il minuscolo centro di Miralago, fino a costeggiare la riva sinistra del lago. Poschiavo è già a 1000 metri e più, ma il treno si arrampica ancora più su, fino all’Alpe Cavaglia (1693 m), dove lo scenario è fatto di larici, abeti e pini. Val di Pila si raggiunge con una serie di ripidi tornanti. Pronti per i 2000 metri? Raggiunta l’Alpe Grùm, si apre a ovest uno spettacolo che non ha pari: il ghiacciaio del Palù e il lago omonimo. Dunque, lago Bianco, di cui si percorre la riva destra fino ad arrivare alla stazione del Passo del Bernina che, con i suoi 2257 metri, rappresenta il punto più alto del percorso. In picchiata verso il basso, a lambire alcune stazioni sciistiche nella valle del Bernina, fino alla stazione di Morteratsch; da qui il Gruppo del Bernina (4000 m) si può ammirare in tutta la sua maestosità; lasciata Pontresina sulla destra, si raggiunge infine St. Moritz, nota meta sciistica dell’elite, che vanta un centro storico molto bello ed elegante. Panorama a parte, naturalmente.

Eco-Consigli
Attenzione! La ferrovia è utilizzata anche dalla gente del posto, che comunque siede nei posti riservati al trasporto locale. Il buon senso e il senso civico sono indispensabili a far sì che il collegamento perduri nel tempo e che anche i viaggiatori possano trarne giovamento e piacere.

Per informazioni e orari
www.treninorosso.it

Fonte