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Itinerario metafisico

“De Chirico e il Museo, a trent’anni dalla scomparsa del maestro (Volos, 10 Luglio 1888 – Roma, 20 novembre 1978)”. Questo è il titolo della mostra che si snoda presso le sale della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma fino al 25 gennaio 2009, organizzata dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e dalla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico. La mostra non vuole essere la solita esposizione antologica, ma si pone come obiettivo quello di fare il punto sul rapporto costante e complesso del maestro con l’arte del passato. L’esposizione comprende infatti opere che De Chirico aveva tenuto per sé, probabilmente perché non soddisfatto della resa estetica o pittorica, oppure perché studi dell’arte classica e tentativi sperimentali.
Proprio per questo motivo il fil rouge dell’esposizione è tematico: l’itinerario si snoda attraverso sei sezioni, per un totale di 100 dipinti, disegni e un’unica grande scultura, dove per tema si intende più che altro la fonte di ispirazione o comunque la corrente artistica di cui si è servito il pittore per produrre le sue opere. Le sezioni comprendono: Mitologia e Archeologia (con temi e suggestioni dall’antico), La copia (con dipinti eseguiti alla maniera dei grandi maestri), La grande pittura (nel segno del “ritorno al mestiere” propugnato nella celebre rivista “Valori Plastici” (1918-21), Da Rubens (dove sono esposti per la prima volta tutti gli esemplari sul tema appartenenti alla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, già nello studio del maestro), La Neometafisica (con opere ricche di citazioni dal mondo classico antico inserite nel contesto che è proprio del maestro), e Opere su carta (ispirate anch’esse ai temi dell’antico o ai grandi maestri: tra questi, quelli realizzati per illustrare il testo di Massimo Bontempelli Siepe a Nord Ovest, edito nel 1922 dalla rivista “Valori Plastici”).


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Nella sezione “La grande pittura” per la prima volta è presentato a Roma un singolare dipinto di notevoli dimensioni, Capriccio veneziano, 1951 (Roma, Collezione privata), ispirato alla pittura del Veronese.
Negli spazi adiacenti la mostra sono esposte le opere degli artisti che De Chirico, nel suo feroce articolo del 1919 sulla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, aveva incluso fra i buoni (pochi) e fra i cattivi (molti).

Informazioni e prenotazioni
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
Viale delle Belle Arti 131, Roma
Orari: martedì - domenica dalle 8.30 alle 19.30, chiuso lunedì
www.gnam.arti.beniculturali.it
comunicazione.gnam@arti.beniculturali.it




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