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Idea Google: rete superveloce corsia speciale a pagamento

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  • Frida07
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    00 17/12/2008 10:59

    Il Wall Street Journal rivela un progetto chiamato OpenEdge: il motore di Mountain View, assieme ai principali provider di connettività Usa, vorrebbe creare una fast internet. Con tanti saluti alla Net Neutrality


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    GOOGLE ha proposto alle compagnie telefoniche e ai principali fornitori di connettività americani un progetto per avere, dietro la corresponsione di un pagamento, una corsia veloce su internet per i propri contenuti. Lo afferma il Wall Street Journal, rivelando che internamente alla società il piano è stato battezzato OpenEdge.

    L'iniziativa, qualora andasse in porto, sovvertirebbe uno dei principi cardine su cui si è sviluppato il web in questi anni: la cosiddetta net-neutrality, o neutralità della rete. Si tratta del concetto secondo il quale i fornitori di connettività non possono dare la precedenza a un pacchetto di dati o contenuti che viaggia sulle proprie reti a scapito di un altro. Un'idea ereditata negli Usa dalla disciplina per la tutela della concorrenza tra compagnie telefoniche, ed estesa poi al web. Secondo il Wall Street Journal, proprio il timore da parte degli operatori di violare le direttive della Fcc, l'authority per le comunicazioni Usa, avrebbe frenato finora il raggiungimento dell'intesa. "Se lo facessimo, Washington s'infiammerebbe", ha rivelato al giornale un portavoce anonimo di una delle società coinvolte nelle trattative.

    Se il piano OpenEdge andasse in porto, internet diverrebbe una piattaforma di comunicazione a due velocità, in cui le società più ricche, in grado di pagare per la superstrada, potrebbero far arrivare a i propri utenti contenuti e servizi in modo più veloce. Il che finirebbe per configurarsi come uno stop all'innovazione e alla concorrenza, ponendo una barriera all'affermazione di nuovi soggetti, più deboli per definizione. Alla fine il conto lo pagherebbe il consumatore, che vedrebbe ridursi le proprie scelte.

    Proprio Google in passato era stato uno dei principali sostenitori della Net-neutrality. Ancora oggi sul sito della società si può leggere che "la network neutrality è il principio per cui gli utenti dovrebbero avere il controllo su cosa possono vedere e quali applicazioni vogliono usare su internet".

    Lo stesso Barack Obama, durante la propria campagna elettorale, si è speso molto sull'idea di una rete aperta: Non sarò secondo a nessuno", affermò l'anno scorso proprio durante un discorso nella sede di Google, "nel mio impegno per una rete neutrale".

    Come nota il Wall Street Journal, tuttavia, negli ultimi mesi l'idea ha perso l'entusiasmo di molti sostenitori, in primis delle grandi società come Microsoft e Yahoo. La stessa Microsoft nel 2006 riteneva che "salvare la neutralità delle reti può essere determinante per stabilire se gli Usa continueranno a essere il paese guida in termini di tecnologia internet". Ma - appunto - tutto ciò è storia di due anni fa, che in rete possono essere un'era geologica. Specie mentre si avvicina una scadenza importante: a metà 2009 la normativa sulla network neutrality e i principi stabiliti dalla Fcc dovranno essere rivisti dal legislatore americano, perché scadrà una moratoria sull'argomento.

    Il progetto OpenEdge vedrebbe i server di Google posizionati direttamente all'interno della rete dei principali fornitori di connettività. In questo modo i siti controllati dalla società avrebbero la garanzia di far arrivare più velocemente contenuti e servizi agli utenti. A quel punto, solo chi fosse in condizione di pagare viaggerebbe ad alta velocità. Per gli altri soggetti del mercato, rimarrebbe una rete di seconda classe, sempre più congestionata e difficile da consultare da parte degli utenti.

    Visto il pezzo sul Wall Street Journal e il clamore destato dalla vicenda, Google ha replicato affermando che il proprio impegno verso la neutralità della rete rimane immutato, e che il progetto OpenEdge non violerebbe il principio, visto che non si tratterebbe di un accordo esclusivo ma di un modo per portare i propri contenuti più vicini agli utenti. La posizione di Google è condivisa anche da alcuni esperti di tecnologia come Doc Searls. Ma su OpenEdge le perplessità rimangono, vista la difficoltà per tutti i soggetti che operano sul mercato ad accedere alle stesse condizioni ottenute dal motore di ricerca.




    repubblica.it
  • nitroverde88
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    00 17/12/2008 20:06
    beh, un ottimo business per google, che avrà notevole successo!