Siamo andati a Miramas, nel Sud della Francia, dove la BMW ha una bellissima pista di prova, a scoprire i segreti della nuova ammiraglia tedesca. E di novità, la nuova Serie 7 ne presenta sicuramente non poche.
Dopo molti anni, infatti, la Casa dell'Elica torna alle quattro ruote sterzanti (la prima - e unica - era stata la coupé 850 Csi del 1992). Il nuovo sistema si chiama Integral active steering e combina lo sterzo a rapporto variabile sulle ruote anteriori con la sterzatura di quelle posteriori. A bassa velocità le ruote dietro sterzano in controfase in modo da ridurre il diametro di volta e dare maggior maneggevolezza alla vettura; a quelle più elevate, invece, sterzano in fase, per migliorare la stabilità. E grazie al Drive dynamic control è possibile scegliere tra quattro diversi set-up per motore, cambio, sospensioni e per il controllo elettronico della stabilità (Dsc).
Alcuni giri di pista sono stati più che sufficienti per verificare l'efficacia di tutti questi sistemi, che consentono di trasformare la Serie 7 da tranquilla e confortevolissima berlinona di rappresentanza, in sportiva dalle reazioni rapide e decise. Passando alle dotazioni di bordo, la 750Li da noi guidata propone un nuovo dispositivo in grado di leggere i cartelli stradali dei limiti di velocità e confrontarli con quelli residenti nella memoria del Gps: nel caso l'auto sia dotata dell'Head-up-display, li proietta sul parabrezza affiancandoli al valore della velocità reale della vettura. Un buon modo per guidare più sicuri ed evitare multe per eccesso di velocità.
Sempre riguardo alla sicurezza di marcia, la 750Li propone una versione aggiornata del sistema che rileva la presenza di automobili negli angoli bui non coperti dagli specchietti esterni. In questo caso, il conducente viene avvisato, oltre che da una segnalazione luminosa, anche da una vibrazione sul volante. La nuova Serie 7 propone, infine, anche una nuova versione del Night vision, il sistema di visione notturna realizzato con videocamera termica. Adesso il congegno è in grado di riconoscere i pedoni e dà l'allerta solo se, a seguito di una complessa analisi della situazione, ritiene vi possa essere un reale pericolo di collisione.
