00 22/07/2008 19:57


In breve:

Digital Illusions ed Electronic Arts realizzano un episodio completamente inedito di Battlefield che si concentra questa volta sul gioco in singolo. Ai comandi di una pattuglia militare "senza regole" dovremo annientare il nemico, raccogliere quanto più equipaggiamento (e denaro) possibile e, ovviamente, restare in vita.

Produttore: Electronic Arts
Sviluppatore: Digital Illusions
Genere: Sparatutto
PEGI: 16+
Distributore Italiano: Electronic Arts Italia
Disponibile: 27/6/2008
Data di uscita americana: 25/6/2008
Lingua: Tutto in italiano
Giocatori: 24
Prezzo: 74,90 Euro
Formato Video: HDTV
Formato Audio: Surround 5.1


Hardware:

Per giocare a Battlefield: Bad Company nell'edizione qui recensita sono necessari una confezione originale del gioco, una console PlayStation 3 e un joypad. Il gioco, con caratteristiche analoghe, è disponibile anche su Xbox 360.


Multiplayer:

Fino a ventiquattro giocatori (dodici per squadra) possono sfidarsi online all'interno di otto mappe nell’unica modalità di gioco presente, ovvero Corsa all'Oro.


Lati Positivi

* La miglior componente in singolo nella storia di Battlefield
* Motore fisico degno di nota
* Molti veicoli da guidare
* Divertente e mai troppo frustrante
* Battaglie online spettacolari e appassionanti


Lati Negativi

* La campagna in singolo sa di già visto
* Solo una modalità di gioco in multiplayer
* Esperienza online ancora incompleta
* La “distruzione” non è ancora totale



Commento:

Battlefield: Bad Company può contare su una campagna in singolo degna di questo nome, che pur senza raggiungere le vette di altri sparatutto bellici di ultima generazione, assicura una decina di ore di gioco passate tra una discreta intelligenza nemica, una trama dignitosa e un comparto grafico di sicuro impatto. Difficilmente però gli appassionati della serie si limiteranno al gioco in singolo ed è infatti nelle partire online che Battlefield: Bad Company fa vedere le sue cose migliori, nonostante alcune pesanti limitazioni che speriamo verranno risolte dall’imminente patch, ma che non impediscono al gioco di diventare una vera e propria droga, grazie soprattutto al sistema di classi, alla vastità delle mappe, ai mezzi da guidare e all’elevata distruttibilità dell'ambiente. Un plauso quindi a Digital Illusions, anche se missioni in singolo più originali e qualche modalità multiplayer in più non avrebbero fatto male.


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