00 25/06/2008 21:01
La decisione presa per protestare contro l'abolizione del tax credit "Se il governo non cambia idea noi diserteremo Roma, Venezia e Torino"
ROMA - Una decisione clamorosa: nessun film italiano nei festival cinematografici nazionali. A partire dal più antico e prestigioso, ovvero la Mostra di Venezia, la cui edizione 2008 apre i battenti il prossimo 27 agosto. Artefici della decisione, le associazioni industriali che fanno capo alla settima arte: Anica, Agis e Api. Furiose con la decisione del governo di abolire il tax credit, ovvero il credito d'imposta, per il settore.

E se le cose non cambiano, spiegano gli imprenditori, nessuna ellicola made in italy sarà presente in Laguna, o alla Festa di Roma, o al Festival di Torino. La decisione è stata presa dalle tre associazioni, al termine di una riunione che si è svolta oggi a Roma. Con appello a tutto il mondo dell'industria culturale a unirsi alla loro iniziativa.

"Deve essere chiaro a tutti - si legge in una loro nota congiunta - che il governo, venendo meno a impegni precisi, ha deciso di infliggere un colpo mortale al cinema italiano nel momento in cui dimostra appieno, anche a livello internazionale, la sua vitalità artistica e industriale. Ulteriori azioni saranno decise al più presto".

E ancora: "Le rappresentanze dell'industria cinematografica italiana, Anica, Api, Agis sono unite nel manifestare lo sgomento per l'eliminazione delle misure di incentivo fiscale per il cinema decisa dal governo, in incomprensibile contraddizione con la dichiarata volontà di abbandonare le politiche assistenzialistiche del passato per dar vita a un circolo virtuoso di nuovi investimenti, nuova occupazione, nuovi film". Un'abolizione del tax credit, proseguono, che avviene "nonostante le più ampie rassicurazioni al riguardo fornite dal Ministro Bondi".

Dunque, "viene abrogata una legge decisiva per il futuro del nostro cinema. E' incredibile che tale abrogazione passi attraverso il divieto di presentazione di emendamenti di parlamentari della maggioranza stessa che, tra l'altro, avevano individuato con precisione l'adeguata copertura finanziaria. Tutto il cinema italiano è mobilitato contro questo atto devastante". Vedremo se, e come, il governo risponderà.
( 25 giugno 2008)