00 25/05/2008 22:35
Non è detto che l'intesa venga accettato dai manifestanti
NAPOLI - Una 'tregua' di 24 ore per dare il tempo agli amministratori locali di calmare gli animi e di convincere i manifestanti a togliere i blocchi e a far entrare i tecnici per i rilievi sul terreno. Sono i termini dell'intesa raggiunta oggi nell'incontro, in prefettura a Napoli, tra il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Guido Bertolaso, e i sindaci e gli amministratori dei comuni e della municipalità di Chiaiano.

L'accordo è stato sottoscritto dal presidente della Municipalità di Chiaiano, Carmine Malinconico, dal sindaco di Marano, Salvatore Perrotta, dal sindaco di Mugnano Daniele Palumbo e dall'assessore competente del comune di Napoli Gennaro Mola. Non è detto che però che venga accettato da tutti i gruppi che hanno finora partecipato alla protesta. La parte più "radicale" si è sempre attestata sul "no" all'ingresso dei tecnici. Anche oggi, al tavolo in Prefettura è stato chiesto che, nel caso in cui si facessero entrare i tecnici dell'Arpac e delle amministrazioni locali per la 'caratterizzazione' dei terreni, la polizia "non prenda possesso dei siti".

Sul punto, però, Bertolaso è stato chiaro e "tranchant": "Le forze dell'ordine non si muovono e non arretreranno di un centimetro". L'accordo, dunque, concede solo 24 ore di tempo ai sindaci per calmare gli animi e convincere la gente che è necessario permettere ai tecnici di Arpac e Protezione Civile e a quelli nominati dalle istituzioni locali, di procedere alla "caratterizzazione" dei terreni di Chiaiano destinati a ricevere centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti in attesa del via ai termovalorizzatori. La cosa non è mai stata possibile perché la protesta popolare ha sempre impedito ai tecnici di raggiungere il sito.

Nel frattempo sarà aperto un tavolo tecnico che seguirà l'attività dei tecnici. L'obiettivo è quello di fare un punto tra una ventina di giorni. In quella sede, è la posizione di Bertolaso, si farà la verifica definitiva. Se, in base ai rilievi dei tecnici, la cava di Chiaiano verrà giudicata compatibile con una discarica a norma europea, cominceranno immediatamente i lavori: "La realizzazione della discarica di Chiaiano, come di qualsiasi altra discarica individuata - ribadisce la nota - è subordinata a tutte le indagini tecniche, nel pieno rispetto della normativa comunitaria di settore, nonchè di tutte le prove tecniche che il tavolo tecnico riterrà necessarie sempre nel rispetto della normativa europea".

Ora si vedrà se le frange più intransigenti dei comitati accetteranno il percorso definito in Prefettura o se partiranno nuove proteste. A questo proposito, la notte che sta per cominciare dovrebbe essere indicativa.

Serre. Per il comune di Serre, ha riferito il sindaco, sembra invece allontanarsi la prospettiva dell'apertura di una nuova discarica: "Con Bertolaso ci siamo dati appuntamento fra dieci giorni - ha detto Cornetta - in pratica quando sarà ultimata l'opera del commissario De Gennaro. A Bertolaso abbiamo spiegato che per il territorio di Valle della Masseria esiste un protocollo d'intesa sottoscritto fra il ministero dell'Ambiente, l'allora commissario per l'emergenza rifiuti Pansa, la Regione Campania e la Provincia di Salerno nel quale è specificato che dopo l'individuazione e l'entrata in funzione della discarica di località Macchia Soprana, a Serre non sarebbero state realizzate altre discariche". "Torno a casa con l'animo più sereno", ha concluso il sindaco di Serre.