00 10/05/2008 17:42




Il ministro dell'Economia al programma "In mezz'ora" di Lucia Annunziata
"L'economia va male, e non perché da gennaio è ripartita l'evasione"
Conti, l'allarme di Tremonti
"Non c'è nessun tesoretto"
Se ci saranno sacrifici da fare, non toccheranno "ai poveri ma a banche e petrolieri"
Presto il confronto con i sindacati sulla detassazione degli straordinari
Conti, l'allarme di Tremonti
"Non c'è nessun tesoretto"


Giulio Tremonti

ROMA - "Quello che posso escludere è che abbiamo un tesoretto". Lo ha dichiarato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. "L'andamento delle entrate - ha spiegato nel corso della registrazione di In mezz'ora di Lucia Annunziata - non è buono. Basta guardare l'andamento dell'Iva sugli scambi interni, che è negativo". Tremonti ha precisato che "l'economia va male, e non perché da gennaio è ripartita l'evasione". Il ministro rispondeva a una domanda sulla copertura per i prossimi provvedimenti del governo, relativi a Ici, detassazione degli straordinari e il decreto sulla sicurezza: "Non abbiamo ancora i testi scritti, siamo negli uffici da poche ore, quando avremo una base di ragionamento la presenteremo a chi di dovere".

I conti pubblici. Riguardo a una verifica dell'operato del governo Prodi, Tremonti ha spiegato che "sui conti pubblici di un paese c'è il controllo assoluto, ormai ci sono molti occhi sopra. Noi chiederemo agli istituti nazionali e internazionali una valutazione aggiornata. Nei documenti europei c'è la parola rischio su tante voci, noi chiederemo di valutare i numeri di chiusura del 2007 e anche quelli in corso nel 2008. Purtroppo non sono buoni".

Sacrifici per banche e petrolieri. Tuttavia, ha aggiunto il ministro, le difficoltà economiche non dovranno ripercuotersi su chi percepisce redditi bassi. Alla domanda su chi tra gli italiani dovrà fare sacrifici ora, ha risposto: "Le banche e chi incassa la rendita petrolifera, certo non i poveri". "Qualche sacrificio devono iniziare a fare banche e petrolieri - ha spiegato - le banche dovranno pagare qualcosa in più di tasse se non faranno pagare meno i mutui alle famiglie". Mentre per quanto riguarda i petrolieri Tremonti ha spiegato che "prendono più soldi perché è aumentato il prezzo".

Soluzione italiana per Alitalia. Il nuovo ministro dell'Economia ha anche risposto a una domanda sulle possibili strade per portare Alitalia fuori dalla crisi attuale: "Cerchiamo una soluzione italiana e fondamentalmente privata - ha detto - Il rischio per la nostra economia e il nostro turismo che Alitalia andasse a un concrrente straniero è stato evitato".

Confronto con i sindacati sugli straordinari. Tremonti ha poi confermato che la detassazione degli straordinari è tra i primi obiettivi del governo, e che su questo a brevissimo si aprirà un confronto con i sindacati: "Il primo punto di confronto sarà sul provvedimento che faremo a Napoli sugli straordinari. Su quel provvedimento dovremo discutere. Ma penso ci sia una logica di dialogo costruttivo da entrambe le parti". Tremonti avverte però che per quello sugli straordinari, che sarà un provvedimento sperimentale, ci sono dei limiti. "Limiti fondamentali di finanza pubblica e vincoli europei. Abbiamo il terzo debito pubblico più alto del mondo", ha ricordato Tremonti precisando tra l'altro che si svolgerà a Napoli il primo Consiglio dei ministri operativo, non la prossima settimana ma la successiva.

Confermata abolizione Ici. Confermato anche l'impegno all'abolizione dell'Ici sulla prima casa. Poi si interverrà sul caro-mutui che 'strangola' le famiglie italiane, ha aggiunto il ministro: "Abbiamo detto che azzeriamo l'Ici sulla prima casa. Seguiremo lo sgravio già ipotizzato e chiaramente castelli e ville non saranno compresi nel provvedimento. Ma poi parleremo anche dei mutui".
(10 maggio 2008)