00 28/04/2008 15:04
PETROLIO: NUOVO RECORD A 119,93 DOLLARI


ROMA - Nuovo record storico per il prezzo del petrolio. Il barile ha sfiorato nel mercato after hours i 120 dollari a 119,93. Nuovo record anche per il prezzo della benzina. Secondo le ultime rilevazioni del Quotidiano Energia, la verde è salita a 1,414 euro al litro. Nel giorno del nuovo record del greggio a ridosso di 120 dollari al barile, è stata la Esso a ritoccare al rialzo i listini, portando il prezzo consigliato ai gestori al nuovo massimo storico di 1,414 euro al litro. Invariati invece gli altri marchi che già la scorsa settimana si erano portati comunque tutti sui massimi tra 1,412 e 1,413 euro al litro. Nessuna variazione per il gasolio che resta, in quasi tutti gli impianti, a un soffio da 1,4 euro. L'allarme prezzi per gli automobilisti potrebbe però non finire qui. Mercoledì 30 aprile scadrà infatti lo sconto fiscale di 2 centesimi deciso dal governo in applicazione delle misure previste in Finanziaria. Il ponte del primo maggio sarà dunque particolarmente salato per chi si metterà in viaggio in macchina visto che, in assenza di interventi immediati, il costo della benzina potrebbe ulteriormente schizzare a 1,43 euro.


Intanto ieri e' scattato un nuovo allarme per i prezzi di benzina e gasolio: da giovedì primo maggio per gli italiani è in arrivo anche un nuovo aumento, pari a 2 cent al litro, che spingerà verde e diesel su nuovi record. Scade infatti mercoledì 30 aprile lo sconto fiscale deciso dal Governo in applicazione della Finanziaria 2008. La misura - spiegano tecnici di settore - potrebbe essere estesa al prossimo trimestre. Ma per farlo servono tempi tecnici: almeno una decina di giorni che, dovrebbero coincidere - tra l'altro - con l'avvicendamento tra il governo uscente e quello entrante.

La Finanziaria prevede la possibilità di emanare - ogni tre mesi - un provvedimento che, attraverso un meccanismo sulle medie delle quotazioni del greggio, riduce l'impatto del caro-carburanti assorbendo con l'accisa il maggior gettito iva derivante dal rialzo della materia prima. Un meccanismo che il Governo ha messo in atto a marzo attraverso un provvedimento - di concerto tra Economia e Sviluppo Economico - che di fatto ha prodotto un calo dei prezzi al consumo di 2 centesimi al litro. Il provvedimento però è previsto che rimanga in vigore solo fino al 30 aprile.

Dopo questa data gli uffici dei ministeri - spiegano gli esperti - dovrebbero rifare i conti, sulla base delle medie delle quotazioni del greggio negli ultimi mesi e lo scostamento con il 'tetto' indicato nel Dpef (71 dollari al barile), e decidere se ed in che misura rivedere lo 'sconto' fiscale. Una tempistica che però dovrebbe coincidere con l'insediamento del nuovo Governo. E che rischia quindi di far slittare eventuali nuovi interventi. Con una conseguenza immediata per gli automobilisti italiani che già per il ponte del primo maggio si troveranno a fare i conti con nuovi rialzi dei prezzi nelle colonnine dei distributori. Altri due centesimi cioé di aumento che spingeranno i prezzi, già sui record, ancora più in alto.

Con la benzina sopra quota 1,43 euro al litro ed il gasolio - per la prima volta nella storia - ben sopra quota 1,4 euro al litro. Per la scampagnata del primo maggio, gli italiani rischiano così di dover metter in conto oltre 12 euro in più per un pieno di gasolio rispetto all'anno scorso. E una spesa di quasi 7 euro più per un rifornimento completo di benzina di un'auto di medio-alta cilindrata. Nel ponte di inizio maggio 2007 un litro di gasolio costava infatti circa 1,15 euro al litro mentre per la benzina erano necessari circa 1,3 euro. Vale a dire, rispettivamente, 25 e 13 centesimi in meno rispetto ai livelli cui rischiano di arrivare, dal primo maggio, i costi dei carburanti in Italia anche per la scadenza dello sconto fiscale.

fonte: ANSA