Romario chiude col calcio

Romario ha deciso: basta con il calcio da giocatore ma il suo futuro da allenatore, per la verità, è già iniziato da tempo con una prima esperienza con il Vasco da Gama conclusa da tempo.

Intervenuto alla presentazione del DVD "Romario è gol" che ha raccolto gran parte della sua immensa lista di prodezze sul campo e degli oltre 1000 gol segnati in carriera (unico giocatore dopo Pelè capace di realizzare un'impresa del genere, anche se sulla quantità di gol realmente segnati da Romario è in atto un dibattito da mesi), Baixinho ha confermato che è il momento di dire basta: "Ho vinto tanto e mi sono divertito tantissimo ma per tutti arriva il momento di dire la parola fine. E il mio momento è già arrivato. Ormai da tempo non pensavo più di poter giocare, o per meglio dire ci ho pensato e ripensato ed è giusto ormai ammettere di aver smesso".

Parei. Che in portoghese significa "ho chiuso".

Romario, 42 anni, genio sregolatezza e qualche problema caratteriale e personale (indimenticabile la sua polemica con il fisco brasiliano) che ha fatto molto parlare di lui anche fuori dal campo, probabilmente sarà coinvolto nel progetto Mondiale del 2014 che vedrà il Brasile investito dell'incarico di paese organizzatore. Romario non ha chiuso tuttavia la sua carriera in bellezza: prima fu squalificato per doping una 'lozione anticaduta per capelli' (diceva la sua autodifesa) avrebbe alzato il suo livello di sostanze irregolari nel sangue. E pur restando comunque in panchina come allenatore del Vasco, venne esonerato dalla dirigenza. Romario restò alla squadra cruzmaltina con incarichi dirigenziale ma senza la patente di tecnico.

In carriera ha vestito le maglie di Vasco, PSV Eindhoven e Barcelona prima di tornare in Brasile con Flamengo, Fluminense e nuovamente Vasco. Tanti soldi e apparizioni meno brillanti, sempre tuttavia contrassegnate da gol, anche con Valencia in Spagna, Al Sadd negli Emirati, Miami negli Usa e Adelaide United in Australia. Miglior giocatore del Mondiale vinto nel 1994 in America, vincitore nel 1990 in Italia ma fuori dalla seleçao dalle edizioni del 1998 in poi, ha portato in dote al Brasile anche due edizioni di Copa América e una di Copa Confederale.

Resta l'interrogativo dei suoi 1000 gol: molti dei quali in partite ufficiali di calcetto, o tra i dilettanti. Come da lui stesso ammesso. Qualcuno si è preso la briga di contare i gol in Nazionale e nelle partite ufficiali che ha giocato tra Brasile, Asia, Australia ed Europa. Sono 894: saranno mica pochi?

Stefano Benzi / Eurosport

un giocatore straordinario, purtroppo il momento di chiudere arriva per tutti. mi dispiace se non gli viene omologato il traguardo dei mille gol