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Nasce missbimbo.com, un gioco nel quale i partecipanti devono darsi da fare con una bambola che originariamente ha l'aspetto di una bella ragazza con i capelli castani (ricci e raccolti in una coda morbida), alta e vestita di sola biancheria intima.

Scopo del gioco è far dimagrire la bambola di un paio di kili, un seno più prosperoso, darle un aspetto più trandy e un lavoro cool che le permetta di mettere un bel po’ di soldi in banca. Il top lo si raggiunge poi quando la bambola si fidanza con uno ricco e facoltoso. L’obiettivo? Diventare “la bambola più bella, modaiola e famosa del mondo”.

In questo gioco gli utenti creano un avatar-bambola che deve essere nutrita, vestita e renderla perfetta. Così come nella vita ciò che non manca mai è la competizione. Così le miss virtuali ricorrono a qualsiasi cosa: da diete dimagranti a pilloline magiche ‘brucia grassi’, fino a ritocchi estetici, sì, proprio così, in loro aiuto va anche il chirurgo plastico.

Ad essere allarmati sono i genitori, visto che a “Miss Bimbo” giocano le bambine e ragazzine di età compresa tra i 9 e i 16 anni. Finora si contano un milione e mezzo di utenti in Francia e Gran Bretagna ma si prospetta un analogo successo negli Stati Uniti. Non solo dunque le associazioni dei genitori sono allarmate, ma, ad esserlo, sono anche i dietologi e psicologi, che lo accusano di essere un “serbatoio di modelli sbagliati e pericolosi”.

L’iscrizione al sito è gratuita, ma per acquistare abiti, cure di bellezza, e tutto ciò che possa esser d’aiuto alla propria bambola servono i “bimbo dollar”, il cui gruzzolo iniziale è di 1000 unità. Quando termina è possibile avere un nuovo credito inviando sms che costano 3 dollari ciascuno. E’ così che un papà inglese ha fatto causa al web site per aver ricevuto una bolletta telefonica di oltre 200 dollari, spesi dalla figlia, ignara del costo del servizio di “bimboricarica”.

Ad aver espresso il suo parere Nicholas Jacquart, web designer britannico, inventore del gioco. La sua creatura è un “divertimento innocuo”. Quanto alle accuse poste ha risposto: “Non ha una cattiva influenza sui bambini, anzi, insegna loro qualcosa sul mondo reale. Le operazioni di plastica al seno sono solo uno dei tanti elementi del gioco e non incoraggiamo certo le ragazzine a sottoporsi a questi interventi: noi riflettiamo semplicemente la vita reale”.


Sabrina Schilardi

fonte
[Modificato da speedy13 27/03/2008 12:33]