00 22/03/2008 09:26
Venezia, 20 mar. (Adnkronos/Ign) - "Spiacente ma non abbiamo un letto adatto a lei". E' la storia di Michele Adami, 40 anni, che, rivoltosi all'ospedale di San Donà di Piave (Venezia), si è visto respingere il ricovero perché troppo grasso. L'uomo, che di pofessione fa l'agente di commercio, pesa 195 chili ed è alto un metro e 90 centimetri. Doveva farsi operare in seguito a dei problemi respiratori causati dal setto nasale deviato ma, dopo essere stato convocato in clinica, prima del ricovero, si è visto sbattere la porta in faccia.

Ha così preso carta e penna e ha interpellato un legale per un risarcimento "dopo aver passato una settimana di depressione", ha spiegato Adami al quotidiano 'il Gazzettino'. In particolare l'uomo ha lamentato che "erano mesi che facevo esami in quell'ospedale e tutti hanno visto la mia stazza mi chiedo se non era possibile prevederlo, avvertirmi prima, anziché comunicarmei all'ultimo momento l'impossibilità del ricovero: mi chiedo se io o un altro della mia stazza avessimo bisogno di cure 'salvavita', cosa succederebbe?".

L'inquietante interrogativo sembra potrà ottenere una risposta tra circa sette giorni quando l'uomo e il suo legale incontreranno i vertici dell'ospedale di San Donà.

Intanto oggi sono arrivate le scuse da parte dell'ospedale che si è reso disponibile a trovare una soluzione ma anche a verficare se, relativamente al diniego, vi fossero anche motivazioni di carattere clinico.

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