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(Disney, brossurato, 144 pagine in b/n, € 3,90) testi e disegni di Shiro Amano



Sora e il suo amico di infanzia Rikku vivono su una delle tante isolette di un arcipelago sperduto.
È un’esistenza monotona, richiusa tra i confini di un mare senza fine.
Un giorno, sulla spiaggia, trovano Kairi, una ragazza che testimonia l’esistenza di altri mondi al di là del mare. Decidono così di costruire una barca per poterli esplorare e riportare Kairi a casa.
Quando però arriva il giorno della partenza, le tenebre cominciano ad avvolgere la loro isola…
Nel frattempo, nel castello Disney, il re Topolino è scomparso: spronati da una sua lettera, il cavaliere Pippo e il mago Paperino partono alla ricerca del loro sovrano.
Quando incroceranno la strada con Sora, inizierà una grande avventura in viaggio per i più disparati universi…

"Kingdom Hearts" è un videogame che nasce da una delle più ardite mosse di marketing degli ultimi anni: riunire i personaggi dei fumetti e dell’animazione Disney con quelli dei videogiochi della Square Soft, nota per la creazione della saga di "Final Fantasy".
Se, sulla carta, mettere insieme grandi nomi come questi, poteva sembrare una sicura vittoria, non era però scontato che personaggi talmente diversi tra di loro riuscissero ad incontrarsi in maniera naturale senza stonare uno accanto all’altro.
Il pubblico alla fine ha premiato l’idea e il successo che ha ottenuto ha aperto la strada ad una lunga schiera di prodotti di merchandising, in cui è compreso il manga che stiamo recensendo.

Scritto e disegnato da Shiro Amano (che già si è occupato del character design del gioco), questo fumetto è essenzialmente un “bignami” della storia originale, che, eliminati vari elementi, alcuni per snellire la trama, altri per problematiche di diritti (in questo adattamento saranno assenti infatti i personaggi provenienti da "Nightmare Before Christmas" e da "Tarzan"), prosegue parallela al gioco con solo lievi modifiche ed approfondimenti.
Il volume è costituito da capitoli molto brevi che impediscono un svolgimento articolato delle vicende, che tuttavia riesce ad essere coinvolgente, mettendo in ballo temi epici ed avventurosi, misti all’alone di mistero che fa venire voglia di sapere come proseguirà la vicenda.
I personaggi sono ottimamente tratteggiati, in particolare Paperino e Pippo riescono a non essere snaturati nelle loro caratteristiche e al tempo stesso a non limitarsi a le macchiette di “irascibile” e “sbadato”.
Il terzetto di personaggi originali, Sora, Kairi e Rikku, in perfetto stile Square, risulta caratterizzato da forti e complementari personalità che garantiscono la nascita dei conflitti emozionali che fanno da motore alla trama.

Il tratto è morbido e accattivante, capace di rinnovare stilisticamente personaggi Disney creati decenni fa, rendendoli moderni ma senza tradirne il design.
Al contempo, lesina negli ambienti e diventa confuso nelle scene d’azione.

A conti fatti, Kingdom Hearts è un onesto manga di intrattenimento, un invito a giocare il gioco per chi non l’ha fatto, o a riviverne le emozioni a chi l’ha già provato. Un manga il cui valore non sta tanto nella storia in sé, ma nel tentativo di rilanciare in maniera originale e non scontata i personaggi Disney in un contesto nuovo.

Da segnalare l’ottima edizione italiana: il formato è pregevole, considerato il rapporto qualità/prezzo.
Il volume è ricco di extra, nonché di redazionali che ben introducono non solo l’iniziativa Disney Manga, ma anche l’intero universo del fumetto orientale a chi non lo conosce.
Peccato per un articolo sui videogiochi che sa un po’ di riciclato, per la mancanza delle prime pagine a colori e per la scelta di tradurre i nomi delle magie tradendo un po’ l’atmosfera originale.

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