00 02/03/2008 09:32
Roma, 28 feb. (Apcom) - Centocinquantaquattro cacciatori lombardi, veneti, abruzzesi ed emiliani sono nel mirino dell'Associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa). Le segnalazioni provenienti dalle quattro regioni sottoscritte dai proprietari dei gatti trovati morti impallinati dai cacciatori si riferiscono al gennaio scorso quando la stagione venatoria era ancora in pieno svolgimento. L'ufficio di presidenza dell'associazione animalista Aidaa che stà verificando ogni singolo caso prima di inviare il fascicolo all'ufficio legale che, a sua volta, inoltrerà la denuncia penale contro i responsabili di violazione della legge 281 e delle varie leggi regionali con le quali vengono tutelati i gatti.

In Lombardia (65 casi), Veneto (42) Abruzzi (26) e Emilia Romagna (21) sono stati impallinati 202 felini solo a gennaio 2008. In almeno una trentina di casi sono indicate le generalità del presunto sparatore. Altre 6 segnalazioni in provincia di Bologna e Parma riguardano gatti uccisi con i laccetti destinati alla cattura delle lepri posati molto probabilmente dai bracconieri. Quasi tutte le segnalazioni provengono da zone rurali, dove i cacciatori si muovono liberamente e dove gli animali appartengono spesso a colonie feline che vivono in cascinali.

"Stiamo vagliando i casi ad uno ad uno prima di procedere alla denuncia penale nei confronti dei presunti responsabili di questa vera e propria mattanza", ha spiegato il presidente nazionale dell'Aidaa, Lorenzo Croce. "Le carcasse dei mici - sottolinea - sono rinvenute troppo spesso vicino alle case e, quindi, questo lascia intendere che i cacciatori, sentendosi padroni del territorio, sparano in zone proibite".


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