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(Stratelibri, brossurato, 196 pagine in b/n, € 6,50) scritto da Jake Forbes, disegnato da Chris Lie



Flop al botteghino, ma poi rivalutato dai fan delle favole gotiche, "Labyrinth" di Jim Henson è, a tutti gli effetti, un cult movie.
Per merito della creatività del papà dei Muppets o del fascino platinato di David Bowie, sono molti gli affezionati al mondo del labirinto che saranno felici di ritrovarlo in questo American Manga della Tokyopop.

Toby, un tempo preda del re dei goblin ZiggyStardust, ora è cresciuto e si trova ad affrontare una sventurata vita scolastica: ogni suo desiderio diventa realtà, ma le conseguenze sono sempre disastrose. Finito nel mondo del Labirinto, incontrerà Jareth solo per scoprire che lo ha designato suo legittimo erede al trono del labirinto.

Il manga riesce a creare un’atmosfera da Paese delle Meraviglie perverso, sia recuperando concetti originali, sia introducendone di nuovi, anche se ogni tanto calca la mano nel tentativo di essere surreale risultando quasi noioso: la scena del processo di Toby non riesce proprio ad ingranare.
Per i disegni l’unico termine che si può usare è imbarazzanti. Rasentano l’amatoriale, ignorano completamente il concetto di prospettiva e i personaggi risultano piatti, statici e inespressivi, per non menzionare quelli che sono semplicemente disegnati male: la resa di Sir Didimus grida vendetta.

In poche parole, si tratta di un prodotto passabile, ma che sarà gradito, più che altro per un fattore nostalgia, di fan del film.

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