00 21/02/2008 11:31
Il sondaggista Pagnoncelli: l'elettore teme la riproposizione dell'Unione
Piepoli: Emma Bonino porta in dote un'immagine positiva
"La Bonino vale 400 mila voti
ma l'intesa può confondere"
di PAOLO BERIZZI


MILANO - I radicali liberi valgono tra l'1 e il 2 per cento. Se si apparentassero con il Pd, il loro peso specifico si dimezzerebbe, e la dote matrimoniale non supererebbe lo 0,5. Briciole per il Pd, certo, ma grano per Bonino&Co, che chiedono nove parlamentari o giù di lì. Se è vero che correre da soli significherebbe per i Radicali stare fuori dai giochi, è altresì vero che imbarcarli, per il Pd, non sarebbe un grande affare. "Anzi - dice Nando Pagnoncelli, direttore dell'Ipsos - gli creerebbe un problema. Perché aumenterebbe l'eterogeneità della coalizione, e l'elettore la vedrebbe come una riproposizione del modello Unione che, caduto il governo, non è più un modulo vincente".

Sondaggisti ed esperti di flussi elettorali sono convinti: la galassia radicale compatta ha un peso, divisa, o comunque momentaneamente scorporata, ne avrebbe un altro. "La Bonino, da sola vale l'1 per cento, 400mila voti - ragiona Nicola Piepoli della Cirm - è ancora ministro, ha lavorato bene, porta un'immagine positiva. Ma come fa a dire agli altri, a Pannella, "ciao ti saluto corro con la mia lista con il Pd"? È finita in un cul de sac".

Bonino contro Pannella? "Lei è per l'apparentamento, lui per il no - dice Luigi Crespi (Ekma) - alla fine credo prevarrà il suo giudizio. Ma andando da soli possono fare ben poco: 1, 2 per cento, una testimonianza".
Più che sul bagaglio di voti, Renato Mannheimer punta l'attenzione sul consenso d'opinione che i radicali hanno incorporato: "È molto forte da sempre, rispetto a un seguito elettorale modesto. Il Pd farebbe un errore se rinunciasse a farli confluire nella minicoalizione".

Ma gli elettori del Pd come vedono l'eventuale fidanzamento? Secondo un sondaggio effettuato dall'istituto Ipr di Antonio Noto, il 63 per cento dell'elettorato del Pd è favorevole al loro ingresso in lista. Tra gli elettori potenziali, invece, solo il 36 per cento gradirebbe".

(21 febbraio 2008)
Repubblica.it