00 13/02/2008 12:40
(Star Comics, brossurato, 224 pagine a colori e b/n, € 7,00) testi e disegni di Fuyumi Soryo



Per gli orientali, l’occidente e l’Europa, si sa, sono da sempre fonte di interesse e di incanto.
Se non bastassero le vagonate di turisti dagli occhi a mandorla che vengono scaricate nelle capitali europee, a testimoniarlo ci sono svariate produzioni a fumetti le cui ambientazioni si ispirano a quelle del vecchio continente.
Ad aggiungersi a tale rappresentanza giunge questo ritratto realizzato da Fuyumi Soryo, già autrice di Mars ed ES, di una delle figure storiche più ambigue e carismatiche della storia italiana, Cesare Borgia.

Attraverso gli occhi di Angelo di Canossa, giovane protetto dei Medici, veniamo introdotti all’interno dell’università di Pisa, alle sue lezioni ed ai complessi giochi di potere che ivi si svolgono, degna metafora degli equilibri politici dell’Italia dell’epoca.
Antonio dovrebbe fedeltà Giovanni de’ Medici, figlio del suo mecenate, ma non riesce a nascondere l’interesse per una altro compagno di corso, Cesare Borgia, del grande carisma grazie al suo fare libero ed indipendente e alla sua grande cultura.
Tra i due finirà per nascere un’amicizia, parallelamente ai giochi di potere del giovane Borgia, che, pur ancora lontano dai ruoli di comando, comincia ad intessere una fitta rete di conoscenze.

Fin dalle prime pagine è evidente l’enorme lavoro storiografico che c’è dietro a questa serie. La ricostruzione della situazione storica dell’Italia e della storia dei singoli personaggi è dettagliata e certosina.
Purtroppo da un certo punto di vista, questo è anche il grosso difetto del progetto.
Fin troppo spesso capita, alla lettura del fumetto, di aver la sensazione di trovarsi davanti ad un libro di storia, con i personaggi che passano il tempo a raccontare gli eventi storici, mentre la trama vera e propria langue.
Gli spunti più interessanti, come quello delle descrizioni della vita all’università di Pisa sulla scia dei manga scolastici con conflitti e amicizie, restano ancora da svilupparsi.
Ben delineati sono comunque i personaggi, in particolare, ed inevitabilmente, Cesare, ricco di tutte quelle sfaccettature che gli hanno permesso di scrivere una pagina della storia italiana.

Nel disegno si mostra la stessa fine ricerca che contraddistingue la scrittura: architetture, scenari e costumi sono ripresi in maniera fedele e attenta.
Stranamente l’autrice si intestardisce a disegnare un gran numero di cavalli, soggetto solitamente ostico, ed il cui risultato è spesso altalenante.
Ottimo il tratteggio dei lineamenti dei personaggi più giovani, mentre sembrano stranamente grotteschi tutti quelli più anziani.

L’edizione italiana è ottima. Carta e stampa sono quanto di meglio mai proposto dalla Star Comics, con tanto di pagine a colori, e un formato elegante sigillato da una raffinata fascetta.
Il tutto è arricchito da un interessante apparato di extra, tra indicazioni bibliografiche, interviste e commenti, degno completamento alla lettura del fumetto.

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