00 31/01/2008 13:42
Roma, 31 gen. (Apcom) - "The Independent" lancia una petizione a favore del giovane giornalista afgano Sayed Pervez Kambaksh, condannato a morte per blasfemia la settimana scorsa. Per il quotidiano britannico si tratta di "un affronto ai valori civili". Il 23enne Kambaksh è colpevole di aver scaricato da un sito farsi e poi distribuito all'università di Balkh un articolo "irrispettoso" dell'Islam, nel quale si sostiene che i fondamentalisti islamici, i quali rivendicano che il Corano giustifica la sottomissione delle donne, hanno travisato le parole del profeta Maometto. La condanna al giovane ha scatenato proteste nel Paese e all'estero e manifestazioni di solidarietà da parte di associazioni di giornalisti e diplomatici occidentali che invitano il governo di Hamid Karzai a intervenire per liberarlo. Ieri il senato afgano ha invece confermato la pena capitale. Il parlamentare che ha spinto per la sentenza si chiama Sibghatullah Mojaddedi ed è uno stretto collaboratore di Karzai. Dimostrazioni organizzate dai religiosi contro le ingerenze esterne si sono svolte ieri nella città settentrionale di Mazar i Sharif, dove Kambaksh è stato arrestato. Il primo segretario del Parlamento, Aminuddin Muzafari, ha dichiarato ieri: "La gente deve capire che siamo i rappresentanti di un paese islamico e quindi non possiamo tollerare insulti nei confronti della religione islamica". Le autorità britanniche si sono dette particolarmente preoccupate in merito alla severa decisione presa contro il giornalista. Il ministero degli Esteri e il dipartimento per lo Sviluppo internazionale hanno stanziato considerevoli finanziamenti per la formazione dei media nel paese. Il governo ha finanziato l'Institute for War and Peace Reporting (Iwpr) nella capitale della provincia di Helmand, Lashkar Gar. Anche il fratello di Pervez, Sayed Yaqub Ibrahimi, è un giornalista e ha scritto articoli per l'Iwpr in cui accusa importanti personsaggi pubblici, tra cui parlamentari, di atrocità, omicidi compresi. L'Independent invita tutti a mobilitarsi per salvare Pervez. Anche se la condanna non è ancora definitiva - conclude il quotidiano - con abbastanza pressione internazionale sul presidente Karzai la decisione potrà essere rovesciata. Si può firmare la petizione all'indirizzo:

www.independent.co.uk/petition
[Modificato da speedy13 31/01/2008 13:42]