00 30/12/2007 20:40
Il periodo delle feste si avvicina e con esso i momenti degli stravizi a tavola e fuori pasto. Fra Natale e Capodanno finiremo per ingurgitare quantità, e qualità di cibo tale da mettere a dura prova fegato, reni e pure la lampo dei pantaloni. È facile in questo periodo soffrire di difficoltà digestive, episodi di stitichezza o di gonfiore addominale e le tisane possono essere un valido aiuto sia per prevenire questi disturbi, sia come rimedio dopo le grandi abbuffate.

Depurativi - In generale è un'ottima abitudine quella di bere una bella tisana calda 20 minuti prima del pasto. Meglio se si tratta di erbe dalle proprietà depurative come la malva, la liquirizia, il tiglio, la menta e il tarassaco. Ma, prevenzione a parte, se si sono commessi molti peccati di gola durante le sante feste, ecco la ricetta per la tisana depurativa per il fegato: mescolate 40 grammi di rosmarino, 40 di tarassaco, 30 di menta. Portate ad ebollizione 100 millilitri d'acqua, e versatela su un cucchiaino di erbe. Fate riposare per 10-15 minuti, filtrate e bevete.

Digestivi - Se a tavola abbiamo decisamente esagerato il "canarino" è il classico rimedio della nonna: si taglia la parte gialla della buccia del limone e si mette a bollire con un poco di acqua per qualche minuto. Il decotto ottenuto pare che faccia digerire anche i sassi. L'alternativa è la classica camomilla ma ci sono anche la china, il rabarbaro, il finocchio e lo zenzero che aiutano a digerire meglio.

Contro la stitichezza - Altro classico effetto dei cenoni sono i fenomeni di stitichezza soprattutto se si è limitato l'apporto di frutta e verdure a favore di carni e dolci. Liquirizia, malva e rabarbaro fanno al caso nostro. Meglio preparare una miscela da avere già pronta per ogni evenienza: 100 grammi di semi di finocchio, 100 di radice di genziana, 50 di foglie di menta dolce, 50 di foglie di rosmarino e 100 di anice. Mescolare il tutto e calcolare un cucchiaio della miscela per una tazza di acqua fredda da bollire per due minuti e lasciare in infusione per 10.

Per sgonfiare la pancia - Un altro classico effetto dei pasti esagerati è il gonfiore intestinale. Le erbe che lo combattono sono quelle anticarminative come il basilico, i semi di cumino, di finocchio e di anice. L'olio essenziale di carvi poi migliora la digeribilità di alimenti che possono causare gas riducendo le fermentazioni dei cibi nell'intestino. Fra le ricette del caso c'è la tisana ai 5 semi:mescolate 30 grammi di semi di anice verde, 20 di semi di finocchio selvatico, 20 di semi di cumino, 10 g di semi di cardo mariano, 10 di semi di coriandolo, 10 di radice di valeriana. Mettete un cucchiaino di miscela in una tazza d'acqua fredda e portate a ebollizione per 3 minuti. Spegnete e lasciate in infusione per 2 minuti. Filtrate e bevete. Questa miscela è l'ideale da prendere prima di andare a letto perché, oltre alle proprietà anticarminative, contiene anche delle erbe rilassanti.

Le combinazioni - Con le erbe, infatti, la possibilità di combinare più azioni è varia: digestiva e diuretica, depurativa e rilassante la sera, anti-stitichezza ed energizzante al mattino. Meglio evitare una tisana diuretica prima di dormire se non si vuole fare la spola fra il letto e il bagno per tutta la notte. Sia chiaro che non è il caso di aspettarsi miracoli: le tisane contengono principi attivi in percentuali molto diluite. I preparati che si acquistano in erboristeria non hanno controindicazioni, ma è comunque prudente non assumerli per periodi troppo lunghi, in genere sono sufficienti due tazze al giorno (da bere al mattino e alla sera), salvo diversa indicazione dell'erborista, a cui comunque va sempre chiesto come dosare le erbe e le modalità di preparazione della tisana. Meglio ancora sarebbe sentire anche il parere del medico in caso di interazioni con farmaci o intolleranze.

Fai da te o prodotto confezionato - Un'alternativa al fai da te possono essere le tante tisane pronte che si trovano in commercio. La cosa migliore è che le piante siano di origine biologica. Se ci si deve ripulire gli organi emuntori non è il caso di ingerire pesticidi e fertilizzanti. Fonte