00 05/11/2007 17:14
Sono stati i conflitti politici, i cambiamenti sociali e le proteste studentesche a segnare gli anni ’60, un decennio importante anche nel campo della moda per le novità introdotte da interessanti stilisti.
In questi anni Parigi continua ad essere la capitale della moda per eccellenza, grazie alla sua grande capacità di equilibrare lo stile elegante della haute couture dei primi anni ’60 con la dinamicità proposta da nuovi stilisti come Paco Rabanne, Pierre Cardin, André Courrèges e Yves Saint-Laurent.

Sarà proprio YSL a proporre uno degli abiti simbolo di questo periodo, un abito dalla silhouette trapezoidale o ad “A”, senza il punto vita e senza maniche ispirato alle opere d’arte di Piet Mondrian.

È proprio questo modello di abito ad essere stato riscoperto più recentemente da molte ragazze, soprattutto dalle frequentatrici delle scene alternative musicali di New York e Londra che lo hanno riproposto in chiave spiritosa, utilizzando il velcro o lo scotch come quello che i “roadies” utilizzano durante i concerti per apportare veloci riparazioni ai cavi elettrici o ai microfoni, per ridisegnare sull’abito le famose linee di Mondrian.



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