Un gruppo di aziende di componentistica e accessori si è consorziata
per realizzare una macchina fatta apposta per ospitare modelle ai saloni...
L'idea è semplice e geniale: perché accontentarsi di una normale auto elaborata per esporre le proprie modelle e i propri prodotti? Così alcune importanti aziende di accessori e componentistica (Ma-Fra, JBL, Yokohama, Motorquality, Kenwood e JBL) si sono consorziate per realizzare una concept car studiata apposta per fare da palcoscenico per i vari saloni dell'auto. Quindi poca attenzione all'aerodinamica ma molta alla lunghezza del cofano per far sdraiare le modelle sulla carrozzeria, disprezzo per l'abitabilità ma un bel tetto aperto per far comparire le ragazze dal nulla.
"L'auto diventa il palcoscenico - spiegano infatti alla Ma-fra - all'interno del quale si muovono i protagonisti, le attrici e gli attori di uno spettacolo coinvolgente, emozionante...". Detto questo c'è poco altro da spiegare, se non che questa concept car è stata poi ovviamente realizzata con le varie componenti, dall'Hi-fi alle gomme, fornite dalle aziende che hanno partecipato alla cordata per far nascere la macchina.
Battezzata semplicemente Show car (forse un sforzo in più si poteva fare per dare un nome a questa macchina...), la strana supercar nasce da un progetto di Roberto Iannaccone, project manager di New Crazy Colors con sede in Monza: si è passati dallo sviluppo del disegno iniziale al progetto tecnico/matematico, con successivo studio delle forme su di un modellino in poliuretano scala 1:10, sino all'analisi e allo studio di alcuni materiali che poi sono stati impiegati, ossia fibra di vetro e carbonio.
La Show Car di conseguenza è solo un prototipo statico: non cammina e non ha motore, ma l'effetto scenico è assicurato. In realtà altro non è che una scultura di poliuretano, con successiva modellazione e finitura in fibra di vetro, con parti in carbonio. Per evitare però che sotto il peso delle modelle l'auto si sfracelli (quello che si chiama progettazione finalizzata allo scopo...) c'è una parte strutturale in acciaio.
Il progetto ha visto coinvolto il lavoro di un gruppo di professionisti: l'architetto Maurizio Morici, il renderista designer Matteo Tanzi, gli scenografi Modellisti Celestino Russo e Marco Cociani, il prototipista (su modellino scala 1:10) Fabio Dell'Orto. Tutta gente che, clamorosamente non aveva un'esperienza diretta nel settore dell'auto, motivo in più per applaudire al risultato. Anche se è davvero difficile dare un giudizio su questa macchina, soprattutto con tutte quelle ragazze seminude straiate sui cofani e alettoni...
http://www.repubblica.it/2007/04/motori/motori-aprile07/motori-concept-mafra/motori-concept-mafra.html