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Tradizione e famiglia.

Saranno questi gli ingredienti principali del cenone di Capodanno, che vedrà ai fornelli padrone di casa, chef o grandi esperti di cucina. E sarà il menu classico a farla da padrone la sera del 31 seppur con qualche rivisitazione. Ecco cosa si mangerà città per città.

TORINO: cena a base di agnolotti piemontesi conditi con il sugo di brasato al barolo o di cacciagione. A seguire fritti misti, la classica 'bagna cauda' a base di cardi e acciughe e i salamini. Il tutto accompagnato da abbondanti annaffiate di moscato d'Asti, torte di meringhe e cioccolato caldo.

MILANO: Non può mancare il risotto sulla tavola milanese e lombarda. E per continuare ci saranno ossibuchi, tante verdure e il castagnaccio.

VENEZIA: sulla tavola veneziana regnerà il poverado, cioè l'anatra al pepe. Altre leccornie che imbandiranno la tavole saranno le sardelle in sapore, cioè macerate con
cipolla, e la bisatta, cioè l'anguilla). Tanto per rimanere saldi alla tradizione, ci sarà anche il musetto salsicciato, il cotechino veneziano che per il sapore si distingue da quello delle altre città italiane.

BOLOGNA: tortellini in testa e poi bollito e arrosti. Sono piatti immancabili nel menu' di tradizione dei bolognesi a capodanno. E nei calici non potrà certo mancare del buon Lambrusco

ROMA: sulle tavola di fine anno della capitale ecco l'immancabile cotechino, con le lenticchie che secondo la tradizione portano soldi e fortuna nell'anno nuovo. Per il
'primo' la scelta dei romani si gioca tra gli spaghetti con il tonno e quelli con frutti di mare. Capitone fritto e marinato sono d'obbligo. Fritto misto e pesce per finire.

FIRENZE: anche Firenze non perde le radici e a capodanno mette in tavola ribollita, riso su lampredotto, zuppa di farro e maestose bistecche fiorentine tornate finalmente a regnare sulle tavole degli italiani dopo la lunga quarantena da mucca pazza. Da bere, ovvio, Chianti a fiumi.

NAPOLI: spaghetti alle vongole, spigole, dentici, capitone fritto o marinato, è tutto di magro e sempre di pesce il menu partenopeo. Molte le verdure dai cavoli, alle olive ai peperoni, che accompagnano i secondi. Dolci tipici per finire: cassate, struffoli e susamilli di pasta di mandorle.

BARI: il pesce domina la tavola , purchè si mangi crudo. Si fa eccezione solo per le rape stufate.

CAGLIARI: Le isole tendono la mano, piùdelle altre zone, ai piatti tipici e Cagliari serve gnocchetti con bocconcini di cinghiale, aragoste, seppiette, gamberoni e anguille. Antipasti di mare e terra e soprattutto tanta bottarga. I brindisi si fanno rigorosamente con vini classici, primo fra tutti il rosso Cannonau.

CATANIA: al contario di quanto si crede, poco pesce sulle tavole di catania. Tolte le anguille saranno formaggi, olive e verdure a dominare. Cassate, cannoli, dolci di ricotta mostaccioli e tanto tanto vino dell'Etna per finire.


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