BRESCIA

Il Brescia prosegue nella preparazione in vista della sfida di sabato con il Treviso. Le Rondinelle si sono allenate al centro sportivo San Filippo. Il difensore Mareco, che non soffre più di dolori al ginocchio, si è potuto aggregare al gruppo. Zoboli è in leggero miglioramento mentre Taddei e Martinez proseguono nel lavoro differenziato. Domani è in programma un'amichevole con il Castegnato.

(AGM-DS) - 27/11/2007 18.19.26 - (AGM-DS) - Milano, 27 novembre - Il Brescia ha svolto una sessione pomeridiana di allenamento in vista della partita di sabato prossimo contro il Chievo. L`incontro casalingo contro i veneti e` il recupero della 15ª giornata di campionato, quando il calcio si e` fermato per la tragedia di Gabriele Sandri. La squadra ha effettuato una partitella giocata su meta` campo, schemi offensivi e conclusioni in porta. Hanno lavorato a parte Taddei, Zambrella (affaticamento) e Fofana (botta alla coscia destra). Zoboli ha svolto lavoro in palestra, l`ecografia ha mostrato miglioramenti nel riassorbimento dell`ematoma, ma mercoledi` il difensore svolgera` per precauzione ulteriori accertamenti. Fermo Santacroce (caviglia dolorante).




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Brescia e Vicenza si contendono due attaccanti: Bucchi del Siena ed il lituano Danilevicius del Bologna.

Il Grosseto pensa a Paponi del Parma. L'Avellino ha messo gli occhi su Greco del Chievo, che segue con interesse l'angolano Kamata del Legnano insieme al Lecce.

Sommese di sta allenando con l'Ascoli, a cui piace Capparella del Napoli.

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Allenamento all`ora di pranzo (ore 13) per le rondinelle. Questo e` avvenuto per permettere ad un gruppo di giocatori di recarsi a San Giorgio di Sarezzo per effettuare una serie di test medici. Depetris e` rientrato in gruppo. E` rimasto a riposo Tacchinardi, a causa di una sindrome influenzale, mentre Lima, Mareco e Fofana si aggregheranno venerdi` alla squadra, quando e` previsto un nuovo allenamento alle 13.

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19.00 E' ufficiale. Andrea Caracciolo è un giocatore del Brescia. La società di Corino ha acquistato la metà del cartellino in mano alla Samp e l'altra metà di proprietà del Palermo. Costo dell'operazione: 7 milioni di euro. Alla Samp in comproprietà Donati e Mustacci.

18.45 Andrea Caracciolo è ad un passo dal Brescia. A breve l'ufficialità. Il ds Foschi ha dato l'ok al trasferimento. 15.53 Il Torino è a caccia di un attaccante e Andrea Caracciolo resta il nome su cui sembra puntare maggiormente il club granata. Il giocatore, in comproprietà tra Palermo e Sampdoria, si è recato in un hotel in centro a Milano per parlare con i dirigenti dei Glasgow Rangers, che sarebbero pronti a sborsare 10 mln di euro. Samp e Palermo traballano di fronte all'offerta degli scozzesi ma resta da convincere l'airone che avrebbe espresso la volontà di andare a Brescia.

La pista che portava a Denis dell'Independiente sembra ormai essere tramontata, dato il poco tempo rimasto per poter concludere la trattativa.

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Il Brescia, rinfrancato della bella vittoria di Frosinone, ha ripreso la preparazione con un allenamento pomeridiano. Il gruppo ha svolto del lavoro atletico in apertura, poi la squadra si e` trasferita sul campo per provare schemi e situazioni di gioco. Erano assenti i quattro nazionali (Viviano, Vass, Feczesin e Zambrella), mentre ha lavorato a parte Zambelli. Martedi` e` in programma un`altra seduta pomeridiana.

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Gino Corioni, presidente del Brescia, è intervenuto in diretta su Radio Marte. "Il Brescia va bene anche perchè investo tanto nel vivaio. Non sempre le ciambelle escono con il buco, da un po' di tempo a questa parte abbiamo diversi ottimi giocatori, tra i quali quelli che abbiamo ceduto al Napoli. Mannini? E' un ottimo elemento - ha detto Corioni all'emittente campana - certo da difensore poverino non può fare molto. Bisogna lasciargli un po' di tempo per imporsi a Napoli, giocare da difensore certo non è il suo ruolo. Lui è uno che fa benissimo da centrocampo in su, è un centrocampista d'attacco, gioca dietro le prime punte. Non credo che si sta rischiando di bruciarlo - ha detto il presidente del Brescia a Radio Marte - è un ragazzo molto serio, lui si adatta se deve giocare in difesa. Santacroce ha delle ottime qualità, è un grande, ma anche lui non ha giocato molto quest'anno per piccoli infortuni. Lui deve stare bene al 100% per dare il massimo. Se il Napoli vuole posso dargli anche Viviano, ma in serie A, perchè il Brescia vuole conquistare la massima serie. Uno sconto con il Brescia in A? Non esageriamo, del resto il Napoli - ha concluso con una battuta - è ricco..."

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Il Bologna esce ridimensionato e detronizzato dalla trasferta di Brescia. Al Rigamonti brilla solo la formazione di Cosmi, che con un gol per tempo doma i felsinei e conquista tre punti molto importanti per classifica e morale. Le Rondinelle ci mettono solo 4 minuti a sbloccare il risultato con Andrea Caracciolo, al terzo centro in cinque gare e ufficialmente rinato con il suo ritorno nella squadra che lo ha lanciato. L'Airone sfrutta la verticalizzazione di Zambrella e fulmina l'impotente Antonioli con una gran conclusione in girata sotto la traversa.

E' la copertina di un match fin dalle prime battute saldamente dalle Rondinelle al cospetto di un'irriconoscibile Bologna, capace di reggere il confronto con i lombardi solo sul piano del nervosismo, che ha condizionato a tratti l'incontro soprattutto nel primo tempo dove, a parte l'infortunio in coda di frazione di Adailton toccato duro da Dellamano, accade ben poco. Sempre nel finale le uniche emozioni, una per parte: prima il tap-in mancato da Possanzini sulla torre di Caracciolo e successivamente Di Gennaro, entrato da pochi secondi proprio per lo sfortunato brasiliano, sibila il palo da fuori area.

Nella ripresa ci si attende la reazione del Bologna e invece è il Brescia a tenere in mano il pallino del match. Al 55' Possanzini fa le prove generali del gol in rovesciata sul cross di Stankevicius. Gol che il capitano biancoazzurro trova due minuti più tardi, rubando palla nella trequarti all'ingenuo Terzi e trovando poi l'angolino con un chirurgico destro a giro. Partita in ghiaccio per il Brescia, che al 69' va vicino alla terza rete con De Zerbi, che avrebbe meritato la soddisfazione personale per suggellare la sua grande prova. Anche per il trequartista ex Napoli vale il discorso fatto per Caracciolo: i due nuovi acquisti sono entrati subito nel cuore dei tifosi bresciani.

Nel finale i lombardi sfiorano nuovamente la terza segnatura con Possanzini, che si beve Moras e per poco non trova il secondo palo. Il recupero di martedì con l'Ascoli è l'occasione ideale per l'undici di Cosmi di riavvicinarsi ulteriormente alla zona promozione. La zona playoff, per questo Brescia, inizia ad andare un po' stretta.

Fabio Casati / Eurosport

Non avrà meritato appieno dal punto di vista del gioco, ma la vittoria per 1-0 conquistata dal Brescia ad Ascoli grazie a un gol di Caracciolo è di quelle che può decidere una stagione. Con questo successo corsaro contro un buon Ascoli, gli uomini di Cosmi agganciano a quota 53 il Pisa e mettono nel mirino le prime. Senza grosse conseguenze la sconfitta per un Ascoli che rimane ben saldo a metà classifica. Cosmi ha tutti gli effettivi a disposizione. In difesa rientra Zoboli. Possanzini e Caracciolo le punte. Centrocampo a tre con Stankevicius sulla destra. Iaconi trova spazio a Guberti relegando in panchina Pesce. In attacco rientra Bernacci.

L'avvio vede l'Ascoli guadagnare spazio nella metà campo avversaria. E' Guberti il più intraprendente, Bernacci cerca la rete di testa al 4' e al 17', ma in entrambi i casi la palla va sul fondo. I due tentativi ascolani sono inframezzati da una semirovesciata in area di Mareco che Taibi blocca facilmente. In evidenza Soncin al 23' con un tiro dal fondo che impegna Viviano alla respinta. Poco Brescia in questa fase con Lima e Tacchinardi che si limitano a coprire, ma questo fa arretrare il baricentro della squadra lombarda.

Pochi palloni verso le due punte. Al 30' lancio in area di Soncin, controllo non impeccabile del 'cobra' il cui tiro è respinto da Viviano in uscita. Sfortunata la squadra di Iaconi al 37': angolo di Sommese, testa di Cioffi e traversa piena a Viviano battuto. Corre ai ripari Cosmi, capisce che il centrocampo a tre soffre, soprattutto per la vivacità di Guberti che sfianca Stankevicius. Al 42', subito dopo che Soncin mette sul fondo di tacco, richiama uno spento De Zerbi e inserisce Dallamano che va all'estrema sinistra e ricompone il tradizionale 4-4-2. Squadre al riposo sullo 0-0 che sta stretto all'Ascoli.

Alla ripresa c'è Job nell'Ascoli per Sommese infortunatosi nel finale del primo tempo. Brescia che sembra più intraprendente e che al 4' va al tiro con Possanzini, palla sul fondo. Ma l'Ascoli riprende subito in mano la gara. Due volte pericoloso a cavallo del 5' Bernacci e soprattutto all'8' con lo scatenato Guberti che con un tiro da oltre venti metri chiama alla parata miracolo Viviano. Ma la grande squadra colpisce quando meno te lo aspetti e al 13' il Brescia va in vantaggio con Caracciolo che finalizza un'azione avviata da Tacchinardi e proseguita da Zambrella.

L'Ascoli accusa la botta e il Brescia è ancora pericoloso al 18' con un destro di Possanzini messo in angolo da Taibi. Iaconi fa esordire Saverino che sostituisce Belingheri. Il nuovo entrato al 21' è pericoloso su punizione. Entra anche Pesce per Giallombardo. Nel Brescia alla mezzora entra Szetela per Zambrella. Nel finale è ancora il portiere bresciano Viviano, il migliore in campo, a opporsi ad un tiro di Cioffi e difendere l'1-0 con cui i lombardi espugnano il Del Duca. Per l'Ascoli una sconfitta amara, il Brescia invece vola sempre più in alto.

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La pioggia non intristisce un Brescia che rivede la serie A all’orizzonte. Clima dei giorni migliori, nel morale dei Cosmi-boys, alla ripresa degli allenamenti al San Filippo.

«E'vero: nelle prossime tre partite ci giochiamo tanto - ammette Serse Cosmi -. A 10 giornate dalla fine il quadro del campionato sarà probabilmente più chiaro. Questo trittico può rivelarsi fondamentale. Andiamo a Mantova con questa consapevolezza. Al di là delle nostre ottime condizioni di forma, là davanti corrono tutti. Nel girone di ritorno, nonostante il ritmo alto, abbiamo recuperato qualche punto soltanto sul Pisa e sul Lecce. Ormai dobbiamo rassegnarci: questo trend al rialzo continuerà fino alla fine. E gli scontri diretti, in questo contesto, diventano fondamentali».

Impossibile, allo stato attuale, considerare uno scontro diretto la trasferta sul campo del Mantova, che oggi è a -11, ma l’anno scorso riservò ai biancazzurri la beffa più cocente. «Il Mantova, come l’Ascoli, il Modena, il Frosinone, è a metà classifica perché il treno-promozione corre veloce, non per demeriti propri. Fra 6-7 giornate si creerà un cuscinetto di squadre che non hanno nulla da chiedere, ma io sono convinto che faranno tutte il loro dovere sempre: giusto così».

Fonte: Brescia Oggi

Ripresa settimanale degli allenamenti al Centro San Filippo nel corso del pomeriggio per la prima squadra di Serse Cosmi. La prima parte del lavoro ha visto lo svolgimento di esercizi di atletica e di tecnica individuale, seguite da partitelle a tocchi obbligati su meta` campo. Massaggi e terapie per Dallamano e Zambelli. Lavoro personalizzato di scarico per Bazzani, Bega e Taddei; Caracciolo e De Zerbi in gruppo.

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Domani mattina alle ore 8 terza giornata di visite mediche per i giocatori della prima squadra. Presso la clinica Sant'Anna di Brescia sono infatti attesi dal professor Proto i seguenti giocatori: Caroppo, Zambrella, Possanzini, Taddei, Gorzegno, Salamon, El Kaddouri. Nel corso del pomeriggio gli stessi giocatori si trasferiranno al Centro Medico San Giorgio di Sarezzo dove, assistiti dai dottori Fiorenzo Bonardi e Marco Moretti, sosterranno i test ergometrici. Nella mattinata di lunedì verrà completato il calendario delle visite mediche.

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(ANSA) - VALDAORA (BOLZANO), 20 LUG - Quattordici gol per il Brescia contro i dilettanti del Valdaora (7-0 alla fine del primo tempo), paesino dell'Alto Adige. Caracciolo e Jadid mattatori del match con 4 gol a testa. Sono stati loro a trascinare il Brescia a suon di reti. A segno anche Taddei, De Maio e Zoboli. Non e' stato schierato il neoacquisto Morfeo, arrivato qualche giorno fa in ritiro.

L’ amichevole col Mezzocorona è terminata 1 a 0 con goal di Maccan al 19’ del 1° tempo.

Brescia 1° Tempo: ARCARI; ZAMBELLI, BEGA,MARECO,GORZEGNO; MORFEO; SAVIO, ZAMBRELLA, MARTINA RINI, MACCAN, CARACCIOLO.

A disposizione: CAROPPO, RISPOLI, BERARDI, DE MAIO, OMAR, ORLANDI, CAON, VASS, FECZESIN, COROIAN.

Mezzocorona 1° Tempo: MACCHI, LORDI, CERAVOLO, ANGELUCCI, BERARDO, ZARINI, TULLI, ORETTI, RODRIGO, ZEN, PICARIELLO.

In Panchina:MIORELLI, GIACOMINI,

BRIGHENTI, PELLIZZARI, SEBASTIANI, TUNDO, SEFERI, ARRIGONI, CAPOGNA.

ARBITRO sig. CASO di Verona

Nel secondo tempo sono entrati via via tutti gli elementi a disposizione in panchina.

Domani mattina allenamento e dopo il pranzo il rientro a Brescia.

La mattinata di venerdì sarà libera e gli allenamenti riprenderanno nel pomeriggio alle ore 17 al Centro S. Filippo. Sabato mattina partenza per Bellaria dove alle 20, 30 si disputerà un’ amichevole con la squadra locale allenata da Maurizio Neri ed in cui milita Sergio Viotti.

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Poche parole, tanti fatti. Uno slogan semplice. Uno stile di vita per Gaetano Berardi. Svizzero garbato, discreto, impeccabile nei modi e nei comportamenti, in campo è un perfetto soldato. Un lottatore nato, uno che non molla mai e che, particolare non di poco conto, sbaglia pochissimo. Un laterale che può fare anche il centrale, un esterno destro che può stare anche a sinistra. Più avanti o più indietro non importa. Insomma: il polivalente che ogni allenatore vorrebbe avere e che Serse Cosmi è felice di aver lanciato in B due stagioni fa. «Di sicuro il nuovo modulo, con la difesa a 4, mi aiuta a trovare più facilmente posto – si schermisce Berardi -. C’è una maglia in più a disposizione per chi ha le mie caratteristiche. Ma non si può sapere cosa succederà quando rientreranno i giocatori che ora sono indisponibili. È chiaro che, quando mi toccherà di scendere in campo, darò sempre il massimo».

NON SONO parole di circostanza. Berardi mostra una maturità rara per un giocatore che ha appena compiuto vent’anni. Si è presentato in ritiro tirato a lucido e nelle prime uscite stagionali si è subito insediato sul podio dei più in forma. «Ma in vacanza non ho fatto nessun allenamento speciale – assicura -. Mi sono tenuto in forma, come credo abbiano fatto tutti, ho cercato di riposarmi e di arrivare al raduno nel miglior modo possibile, tutto qui».

Per convincere Cosmi, farsi accettare dai compagni e piacere al pubblico, poi, Berardi ha usato un’arma tutt’altro che segreta: «La disponibilità ad adeguarsi. Io mi adatto sempre e mi adatto a tutto. Non ho pretese e non ho nemmeno un ruolo preferito. Per me non c’è differenza. Nella nostra difesa, del resto, bisogna cambiare sempre e sarà così anche nel corso del campionato».

Alto 179 centimetri per 70 chilogrammi di peso, 11 presenze fra i cadetti, Berardi si fa notare in partita come in allenamento per una qualità che non sembra appartenere ai suoi cleghi coetanei: sa marcare a uomo. Un’abitudine che si sta ormai perdendo. «Devo ringraziare il lavoro svolto con la Primavera del Brescia - spiega il terzino originario di Sorengo, Canton Ticino -. Spesso De Paola mi chiedeva di marcare a uomo questo o quell’attaccante. Ma non credo di essere l’unico della mia età a saperlo fare. Magari ad altri difensori non viene chiesto».

BERARDI non si giudica: «Non saprei elencare pregi e difetti. Non amo la luce dei riflettori, non mi interessano i voti alti in pagella - assicura -. Le sufficienze che sto prendendo mi stanno bene: a me basta essere utile e fare il mio. Diciamo che per indole sono un tipo tranquillo e silenzioso».

Berardi ha due modelli: «Nel Brescia Zambelli, che ricopre il mio ruolo naturale, nel mondo il grande Maldini». Berardi, avanti di questo passo, finirà in nazionale, seguendo le orme di giocatori di serie A quali Senderos e Inler. «Noi svizzeri – spiega - veniamo in Italia perché qui il calcio è migliore e c’è tanto da imparare. Io ci sto provando. Il mio desiderio è giocare nella Svizzera, ma ho tanto lavoro davanti a me prima di poter realizzare un simile sogno. Non ci penso. Mi concentro sul presente. Domenica col Treviso non giochiamo, dobbiamo sfruttare a dovere la sosta per poi rituffarci nel campionato con la forza giusta».

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