Il rifiuto della FIA, datato 8 Dicembre, di omologare in GT3 la Mosler MT900, ha provocato grandi polemiche e discussioni, cui Martin Short, responsabile del progetto, ha volutodare spiegazioni, chiarendo cosa è successo dall'inizio del progetto fino ad oggi.
In Maggio dopo un primo colloquio, Ratel era stato chiaro sul fatto che la Mosler sarebbe potuta essere omologata, ma non partecipare al Campionato Europeo FIA GT3, lasciando quindi aperta la porta ai vari campionati nazionali (tra cui quello tedesco).
A Settembre dopo alcuni chiarimenti, sulle posizioni di Jaguar e Ascari (che ha prodotto meno esemplari stradali della Mosler), Ratel aveva dato "praticamente" il benvenuto alla Mosler anche nel FIA GT3, a condizione che vi fossero almeno 3 esemplari in griglia. Dopo le discussioni tecniche, avviate con Peter Wright (Presidente della Commissione GT), non era ancora stata sollevata l'obiezione sul numero di esemplari. A Novembre, la questione invece fu portata ai 9 costruttori presso il FIA World Council, per la decisione finale, in quella sede, 7 si espressero a favore della Mosler, mentre Porsche e Aston Martin, contro. Nello stesso momento, la prima versione di Mosler GT3 veniva mostrata all'Essen Expo e come da accordi con la SRO, veniva pubblicizzata la sua imminente partecipazione al nuovo ADAC GT3 Master.
Durante queste fasi del progetto, Martin afferma di aver ricevuto ben 12 ordini (6 per il FIA GT3 e ADAC, 2 per il British GT, 1 per il Belcar e ulteriori 3 solo per l'ADAC), con il rifiuto dell'omologazione, ricevuto solo a Dicembre si è creato un grave danno economico a Short ed alla Mosler.
Il vincolo dei 200 esemplari è stato messo anche per evitare vetture troppo costose, Martin ha spiegato che la Mosler sarebbe stata una delle più economiche GT3 omologate sia come vettura che come ricambi in genere. I grandi costruttori hanno fatto in modo che le piccole realtà artigianali (come anche Venturi e Gillet) rimanessero fuori dalla categoria, con l'eccezione della Ascari, figlia forse dei primi vagiti della serie, ed ormai difficilmente eliminabile senza conseguenze.
L'unica consolazione giunta da Ratel, dice Martin è che la vettura potrà essere al via dei campionati Nazionali, anche se la questione relativa alla procedura di equivalenza delle prestazioni non è chiara, vista l'impossibilità di disputare (almeno in teoria) i test comparativi pre-stagione, dell'European FIA GT3 Championship.
Insomma non una bella figura per la FIA e Ratel, che in questo modo hanno tagliato fuori una possibile protagonista della prossima stagione e creato grossi problemi (anche economici) ad una delle poche strutture private che da ossigeno a questo sport, il tutto, sembrerebbe per far contenti i grandi costruttori, che guardano alla GT3 ormai con molto interesse.
www.racingworld.it/fiagt/notizia2.php?idtitolo=2835