00 09/12/2006 10:09
Mirafiori, base fischia sindacati
Manovra: preoccupano previdenza e Tfr

La fabbrica Fiat ha fischiato i sindacati per non aver fatto abbastanza muro sulla Finanziaria. Le due assemblea a Mirafiori con i leader di Cgil e Uil, Guglielmo Epifani e Luigi Angeletti, hanno messo in evidenza le preoccupazioni dei lavoratori, in particolare per quanto riguarda previdenza e Tfr. Critiche ai sindacati sono giunte anche riguardo ad una eccessiva vicinanza al governo.

Quasi due ore di assemblea, a tratti anche vivace, per il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, che insieme ai leader di Cisl e Uil, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, e' tornato a Mirafiori a 26 anni dall'ultima assemblea unitaria, per spiegare ai lavoratori i contenuti della Finanziaria.

Agli oltre duemila lavoratori tra addetti alla carrozzeria e impiegati degli enti centrali, Epifani e' tornato a ripetere quello che da tempo il sindacato dice sulla manovra economica del governo. "E' una Finanziaria molto pesante -ha detto- che ha due necessita': quella di rimettere in ordine i conti pubblici e di recuperare soldi per gli investimenti. E' dunque una Finanziaria -ha sottolineato ancora Epifani- che nella sua essenza di fondo prova a lavorare per lo sviluppo e l'equita' anche se ha dei difetti che noi abbiamo piu' volte sottolineato. La critica piu' grande e' quella che manca di cuore".

Ma e' quando Epifani tocca il tema delle pensioni e del Tfr, che le reazioni dei lavoratori si fanno piu' vivaci, animate da un denominatore comune: la richiesta al sindacato di garantire certezze per il futuro. E cosi', a fianco dell'impiegato degli enti centrali che ricorda al leader della Cgil che "questa non e' ne puo' essere la Finanziaria dei lavoratori e neppure del sindacato", c'e' l'addetto alle lastrature che sottolinea "il sindacato deve rappresentare i lavoratori, non abbiamo un governo amico e uno nemico, tutti i lavoratori meritano rispetto e un sindacato che li tuteli sulle condizioni del lavoro e del futuro".
Poi, mentre un impiegato chiede che il sindacato sia il rappresentante di tutti, a piu' riprese i lavoratori che prendono la parola scandiscono "le pensioni e il Tfr non si toccano", mentre il cassaintegrato che teme il mancato rientro in fabbrica punta il dito sulla precarieta'. A tutti, Epifani cerca di dare rassicurazioni garantendo l'impegno del sindacato a cominciare dal tavolo su pensioni e mercato del lavoro che si aprira' a gennaio e promette che qualsiasi ipotesi di accordo che su questi temi sara' presa con il governo sara' sottoposta a referendum tra i lavoratori perche' spiega "sulla previdenza deve essere il lavoratore a dire l'ultima parola". Parole che solo in parte convincono la platea che in qualche caso isolato rumoreggia e avanza qualche contestazione. Anche qualche fischio isolato accompagna la riunione, cosi' come recriminazioni tra delegati delle diverse organizzazioni sindacali che tra di loro polemizzano sull'appartenenza e sulle simpatie politiche. Al termine, comunque, Epifani e' soddisfatto. "E' stata una straordinaria esperienza non sono mancate le perplessita' su Tfr e pensioni -riconosce il leader della Cgil- ma io credo che quando vengono spiegate sia possibile superarle. Questa assemblea -conclude- pure con qualche accenno vivace, e' stata una prova di vitalita' e di fiducia".


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